Con la solita periodicità, come l’emicrania e la cefalea, torna anche quest’anno sabato 9 maggio, la Giornata Nazionale del Mal di Testa. Fautrice in questo periodo di Coronavirus, che ha stressato anche le crisi emicraniche, di qualche buona novità soprattutto sul fronte terapeutico. «Le nuove terapie a base di anticorpi monoclonali che bloccano il CGRP, una molecola coinvolta in prima linea nell’insorgenza del mal di testa o del suo recettore, stanno dando buone risposte con miglioramenti della sintomatologia dell’emicrania – spiega il Professor Pierangelo Geppetti, Presidente della SISC (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee). Le maggiori evidenze riguardano la riduzione del numero di attacchi nella forma episodica, con benefici anche per le forme più gravi come l’emicrania cronica e quella resistente a farmaci tradizionali. Con il valore aggiunto di scarsissimi effetti collaterali che rendono gli anticorpi particolarmente sicuri nel trattamento della problematica». Importanti progressi e traguardi a cui si è giunti grazie alla scoperta del meccanismo che genera il dolore emicranico, benefici su cui hanno lavorato per decenni diversi ricercatori e scienziati, anche italiani. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Oms si stima infatti che la cefalea, il classico mal di testa, colpisca una persona su 2 con episodi che si verificano almeno una volta l’anno, con un incremento fino a tre persone su 4 nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni. Problematica che “martella” anche la popolazione più giovane: oltre il 40% dei ragazzi soffre di cefalea e dieci bambini su 100 di emicrania, una forma comune di cefalea primaria dalle molteplici sfaccettature, tensiva e a grappolo, con manifestazioni differenziate per tipologia e sede del dolore, intensità, durata e frequenza.
Anche in Italia il bilancio è pesante: «L’emicrania – commenta il Professor Gioacchino Tedeschi, Presidente della SIN (Società Italiana di Neurologia) – colpisce circa 6 milioni di persone, il 12% della popolazione di cui 2/3 sono donne. Potrebbe essere “contenuta” da una diagnosi precoce, evitando che possa evolvere verso importanti conseguenze, ad esempio la cronicizzazione del disturbo e l’abuso di farmaci. Iniziative come la Giornata del Mal di Testa sono importanti: servono a informare il paziente e i familiari, per renderli insieme consapevoli delle azioni da intraprendere per contrastare la malattia e non rimanerne schiacciati in maniera diretta».
«Il mal di testa – aggiunge il Professor Elio Clemente Agostoni, Presidente ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) – è una patologia dolorosa e invalidante. Soprattutto l’emicrania tanto da essere definita dall’Oms come la malattia causa di maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, la più altamente produttiva. Tuttavia speriamo in qualche prospettiva positiva: è in fase avanzata la realizzazione di progetti di legge per dare un’identità di “patologie sociali” alle forme più gravi di mal di testa e che vengano riconosciuti diritti finora negati ai pazienti che ne sono affetti. Da anni ci battiamo per far comprendere ai non addetti ai lavori che il mal di testa, soprattutto quando invalidante, comporta nei pazienti bisogni che non possono più essere ignorati».
Oggi occorre comunicare che, in tempo di emergenza, l’informazione sul mal di testa cambia veste e diventa on-line. Gli esperti delle tre Società scientifiche di riferimento SIN, ANIRCEF e SISC si mettono a disposizione dei pazienti invitando a partecipare a una campagna di sensibilizzazione virale. Da sabato 9 a venerdì 15 maggio, sulla nuova pagina Facebook Giornata Nazionale del Mal di Testa, sarà possibile partecipare a dirette quotidiane per vedere più in chiaro la problematica, conoscerne le nuove e promettenti opzioni di cura per le differenti forme, l’approccio diagnostico, sapere come gestire al meglio la cefalea nel bambino, avere risposte sui principali quesiti legati all’emicrania, con una “attualizzazione” sul tema. Non mancheranno poi dibattiti su come gestire l’emicrania al tempo del Coronavirus, quali fattori scatenanti evitare in quarantena e molto di più. I partecipanti in diretta Facebook potranno intervenire con commenti o inviare domande durante l’evento cui gli esperti risponderanno in real-time.
Per maggiori informazioni sulla Giornata del Mal di Testa, visitare il sito web delle tre Società Scientifiche promotrici: www.anircef.it; www.neuro.it; www.sisc.it.
di Francesca Morelli