In otto regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria) è partito in questi giorni il progetto pilota “PsoPoint”, un servizio di consulenza online, seconda fase della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile. Guardiamo oltre le apparenze”, promossa da Amgen insieme ad ADIPSO – Associazione per la Difesa degli Psoriasici, ADOI – Associazione Dermatologi – venereologi Ospedalieri Italiani e SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. Un’occasione per i pazienti per restare “in contatto” con la malattia anche in tempi di Covid, scoprendo dalla voce degli esperti dermatologi le nuove opportunità di cura, i Centri specializzati presenti sul territorio e nella propria regione ed essere anche protagonisti di un graphic novel, raccontando la propria storia fino al 30 settembre prossimo, sul sito www.impattoinvisibile.it, di cui la migliore (selezionata da una apposita Giuria) sarà illustrata da Sergio Algozzino e premiata al termine della campagna.
Sono molti gli italiani che convivono con la psoriasi – all’incirca due milioni e mezzo – ma di questi uno su due, tra quelli affetti dalle forme più estese, non è in cura da un dermatologo perché sfiduciato, esponendosi al pesante impatto sia fisico che psico-emotivo che si associa alla malattia. Mentre il contatto con lo specialista rimane un punto fermo della gestione della psoriasi, fondamentale per migliorare la qualità del percorso di cura e della vita. «Le attività di contatto medico-paziente che la campagna promuove sul territorio nazionale – afferma Ketty Peris, Ordinario di Dermatologia e Direttore UOC Dermatologia, Università Cattolica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, IRCCS e Presidente SIDeMaST – sono molto importanti, proponendosi di informare correttamente e supportare i pazienti, riconfermando così anche la fiducia nella relazione con il dermatologo». Spesso , infatti, «il peso psicologico della psoriasi – aggiunge Mara Maccarone, Presidente ADIPSO – con il bagaglio di ansia, depressione, stigma e isolamento sociale che si porta dietro, si ripercuote nel rapporto con lo specialista, impedendo l’alleanza terapeutica necessaria per raggiungere i migliori risultati di cura, oggi con opportunità nuove anche in termine di efficacia. Il dermatologo dunque è un alleato del paziente psoriasico, deve comprendere la sua esperienza di vita, deve andare oltre la diagnosi e la prescrizione della terapia e capire il vissuto emozionale della persona malata». Fondamentale, infine, nel percorso di cura è anche il ruolo del Centro specialistico, dove poter attuare diagnosi precoce e corretta, ricevere percorsi assistenziali strutturati e interventi terapeutici mirati, mentre ancora una quota di pazienti psoriasici risulta non adeguatamente trattata. Per avere informazioni sugli Pso-Point, le date in cui ricevere una consulenza online nelle regioni pilota, consigli sulla malattia, indicazioni riguardo la campagna e il concorso, è possibile consultare il sito: www.impattoinvisibile.it.
Francesca Morelli