“MODELLO MISURINA”: IN ALTA QUOTA PER CURARE L’ASMA NEI BAMBINI

Polveri sottili, smog, livelli di inquinamento oltre la norma, presenza più lunga e intensificata dei pollini dovuti al surriscaldamento climatico stanno mettendo a dura prova l’apparato respiratorio degli italiani, dei bambini in particolare. A causa di una maggiore ricettività del sistema, sono infatti questi ultimi ad essere i più esposti a forme di asma e affezioni delle vie aeree superiori, anche gravi, che nei primi mesi dell’anno hanno portato ad un aumento degli accessi al pronto soccorso. «La stretta correlazione tra agenti inquinanti e sintomi respiratori – dichiara il Professor Renato Cutrera, Presidente della Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI) e Direttore dell’UOC Broncopneumologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma – è ormai scientificamente dimostrata». Tuttavia è altresì noto che il miglioramento della qualità dell’aria e il limitato contatto con ogni forma di allergizzanti possano apportare benefici sulle performance respiratorie, attenuare la risposta immunitaria allergica e diminuire il ricorso a terapie farmacologiche.

Difficile reperire questo ‘stato dell’arte’ dell’aria, ma non impossibile: perché un equilibrio di fattori pro-benessere respiratorio si genera in alta quota. Infatti, proprio a circa 1800 metri di altitudine, sulle rive del lago di Misurina, nella conca delle Dolomiti, a mezz’ora di auto da Cortina D’Ampezzo, è sorto il ‘Modello Misurina’ dell’Istituto Pio XII Onlus, il primo ed unico centro italiano ed europeo in vetta, specializzato nella cura e riabilitazione dell’asma infantile. «Fattori ambientali e climatici ideali – aggiunge il dottor Alfredo Boccaccino, Direttore Sanitario dell’Istituto Pio XII – si uniscono alla possibilità di un continuo controllo clinico e di un’adeguata attività riabilitativa, che favoriscono l’interruzione del circolo vizioso dell’asma, spesso di difficile trattamento, consentendo invece una ripresa della risposta alla terapia medica, la riduzione dell’utilizzo dei farmaci e un miglioramento delle condizioni di salute». Il ‘Modello Misurina’ prevede per i bambini ricoverati e i loro genitori anche un programma educativo alla malattia –  il ‘Campus for Breathe’ della durata variabile da 2 a 7 giorni (informazioni allo. 0435/39008, tutti i giorni dalle 8:30 alle 16:30) –  finalizzato alla migliore conoscenza e gestione dell’asma e alla prosecuzione corretta della terapia una volta a casa, anche attraverso attività fisiche e sportive (pure agonistiche) incluse nel percorso riabilitativo. «I programmi educativi – commenta la Dottoressa Alberta Xodo, Psicologa e Psicoterapeuta del “Pio XII” – contribuiscono a migliorare la funzione polmonare, la sensazione di auto-controllo, a ridurre le assenze da scuola, le restrizioni alle attività dei bambini e gli accessi al Pronto Soccorso». I Campus for Breathe, dicono gli esperti, rappresentano un’iniziativa importante se si considera che la maggioranza dei genitori di bambini asmatici (86%) non conosce la causa principale della malattia, meno di un terzo (30%) è in grado di rilevare le caratteristiche delle riacutizzazioni, e più di un sesto (17%) non sa rispondere adeguatamente alle emergenze. «Sono numeri – conclude Cutrera – che sottolineano l’importanza di queste iniziative. Un breve soggiorno residenziale in una struttura adeguata dedicata proprio a svolgere questa funzione educazionale, può facilitare e potenziare questo apprendimento». (Francesca Morelli)