Le conferme scientifiche sono tante: il buon cibo, ricco di tutti i macro e micronutrienti, contribuisce a “immunizzare” contro il malanni e le stanchezze di stagione. Dando cioè una sferzata di energia alle nostre difese a lavorare meglio e più efficacemente, contro gli attacchi autunnali e invernali che possono mettere ko grandi e piccini, senza distinzione di età.
Una meta-analisi del 2019, che ha riguardato oltre 3.000 bambini, avrebbe evidenziato, ad esempio, che la vitamina C è in grado di ridurre la durata di infezioni delle vie aeree superiori. Altri studi dimostrano invece che l’integrazione di vitamina D, di cui circa il 50% della popolazione e la totalità dei senior è carente, può aiutare a prevenire raffreddore, influenza e polmonite, con benefici riscontrabili dopo almeno 3 mesi di assunzione regolare. Altre ricerche farebbero osservare che sono sufficienti 80-90 mg al giorno di zinco per ridurre la durata del raffreddore comune fino al 33%. Mentre l’assunzione di prebiotici e probiotici, tra cui Lactobacillus casei, Lactobacillus Paracasei. Saccharomyces boulardii, contribuirebbe ad aumentare le difese immunitarie contro sintomi influenzali e addominali, come attesterebbero studi condotti su una popolazione di studenti universitari, diminuendo i giorni di manifestazione delle due diverse problematiche o che l’associazione di L. acidophilus, B. bifidum e B. animalis con vitamina C è efficace nel diminuire nei bambini l’incidenza di infezioni delle vie respiratorie, il numero di giorni con sintomi e l’assenza dalla scuola materna.
L’elenco sarebbe lungo, ma ancor prima di ricorrere a un’integrazione, il consiglio degli esperti è di imbandire una buona tavola, ricca di alimenti con antiossidanti, vitamina C ed E, minerali, polifenoli e flavonoidi efficaci nel supportare il sistema immunitario e di Omega-3, utili invece per contrastare i processi infiammatori di queste problematiche stagionali, evitandone la cronicizzazione. Una raccomandazione da non trascurare in un’epoca in cui l’influenza e simili si (con)fondono con il Coronavirus per sintomi spesso sovrapponibili. «Con il cambio di stagione che rappresenta un momento critico dal punto di vista psico-fisico per adulti e per i più piccoli, e il ritorno in comunità, a scuola e al lavoro – dichiara Michela Barichella, Dietologo e Presidente Brain and Malnutrition in Chronic Diseases Association – è opportuno seguire consigli nutrizionali e adottare qualche accorgimento mirato a supportare le difese immunitarie nella lotta a virus e batteri».
Facili, pratici, essenziali sono i cinque consigli degli esperti che in autunno possono fare la differenza per la salute dell’organismo e l’immunizzazione.
- Che “forza” la dieta! Si comincia col mettere nel piatto cibi giusti, quelli che hanno gli ingredienti con una marcia in più per supportare l’organismo. «A tavola – raccomanda l’esperta – non devono mai mancare le vitamine e i minerali contenuti nella frutta e nella verdura di stagione. Agrumi e kiwi sono ricchi di vitamina C e antiossidanti, zucca, carote e cavolfiori sono ottimi dispensatori di betacarotene contro le infezioni». Alimenti che si prestano a una varietà di buonissime ricette: risotti, creme e minestroni, contorni e spuntini.
- Via libera a minerali e vitamine. Tra questi, molto efficaci sono ad esempio lo zinco e la vitamina C che aiutano ad affrontare le giornate a scuola o al lavoro con più forza ed energia. Anche la vitamina D è da sempre ottima alleata per la stagione autunno-inverno. «Accanto a una corretta nutrizione – commenta Barichella – un’integrazione adatta alle proprie esigenze e stile di vita, scelta con l’aiuto di un medico o del farmacista di fiducia, può supportarci nello svolgimento della quotidianità». Bandito, dunque, il fai-da-te quando si parla di medicina o di supporti integrativi!
- Soprattutto acqua. La corretta idratazione, accanto a una dieta equilibrata, rappresenta una pietra miliare per la salute e il buon funzionamento dell’organismo. Particolare attenzione va prestata all’apporto idrico quotidiano di bambini, meno abituati a bere in modo regolare, e anziani che hanno una bassa soglia allo stimolo della sete.
Anche lontano dai pasti, ci sono due regole d’oro da seguire:
- Dormire sonni tranquilli. La qualità e la durata del riposo consentono all’organismo di svegliarsi pieno di energie. Le linee guida suggeriscono almeno 10 ore di sonno per notte per i bambini, che con l’inizio della scuola hanno un bisogno maggiorato di riposo, e circa 7-8 ore per gli adulti. Ma non solo, il sonno collabora a contrastare anche gli eventi stagionali: uno studio su piccoli numeri – 164 adulti sani – dimostrerebbe che dormire un sonno inferiore a 6 ore per notte espone a maggiori probabilità di incappare in un raffreddore rispetto a un riposo più prolungato.
- Attenzione alle temperature. Sono da evitare colpi d’aria e sbalzi di temperatura tra ambienti indoor e outdoor. Il consiglio è vestirsi a cipolla, così da climatizzare adeguatamente il corpo. «Usare un abbigliamento adatto – conclude la dottoressa – aiuta a non stressare l’equilibrio termico del nostro organismo». Consigli a cui si deve aggiungere il buon senso per limitare quanto più possibile i fattori di rischio, i comportamenti scorretti e potenziare l’integrazione laddove necessaria.
di Francesca Morelli