DALLE PRUGNE SECCHE UN AIUTO PER LE OSSA

E’ noto che la frutta secca è fonte di minerali fondamentali per lo scheletro, ma che le prugne secche possano contribuire a mantenere la salute delle ossa non è così risaputo. Proprio dalle prugne invece può venire un aiuto per combattere l’osteoporosi e le fratture da fragilità, problemi che in Europa affliggono 22 milioni di donne e quasi 6 milioni di uomini tra i 50 e gli 84 anni. Da qui l’importanza della prevenzione, messa in atto con uno stile di vita sano, che significa nutrizione equilibrata e movimento: sia donne che uomini dovrebbero introdurre un grammo di calcio al giorno con la dieta e praticare regolarmente attività fisica.

<Tra gli alimenti che possono aiutarci a conservare nel tempo la salute delle ossa possiamo certamente includere le prugne, che sono ricche di elementi chiave per il metabolismo osseo, come i polifenoli, molecole antiossidanti naturali in grado di mimare gli effetti degli estrogeni sul metabolismo osseo e sull’infiammazione>, conferma la professoressa Maria Luisa Brandi, Endocrinologa e Presidente della Fondazione F.I.R.M.O. <Sono ricche di micronutrienti come il potassio, il magnesio, il boro e la vitamina K. Contengono anche fibre, in grado di promuovere l’assorbimento del calcio presente nella dieta>.

Il California Prune Board, con il supporto di Sunsweet growers inc, ha recentemente promosso alcune ricerche sul valore nutrizionale delle prugne secche della California, con una specifica attenzione al ruolo che questo frutto può svolgere nel mantenimento della salute dell’osso: dagli studi condotti è emerso che le prugne secche contengono nutrienti sufficienti a renderle un importante aiuto nel regolare il metabolismo osseo e la resistenza dello scheletro, confermando che questi frutti aiutano a mantenere le ossa in salute. <Questi studi hanno evidenziato che in donne dopo la menopausa una dieta arricchita di 100 grammi di prugne secche (10-12 prugne secche della California) al giorno sia in grado di ridurre i marcatori di metabolismo osseo, quali la fosfatasi alcalina ossea e l’osteocalcina, e gli inibitori della formazione ossea, quali la sclerostina>, conferma la professoressa Brandi. <In questi studi è stata inoltre evidenziata una riduzione della risposta infiammatoria nel gruppo di pazienti che assumeva prugne secche. Oltre a questo effetto metabolico, le prugne sembrano essere in grado di aumentare la massa ossea soprattutto a livello della colonna vertebrale e dell’avambraccio. Anche una dose di 50 grammi al giorno (circa 4-5 prugne secche della California) si è dimostrata efficace nel promuovere l’aumento dei marcatori di formazione ossea e la riduzione dei marcatori di riassorbimento osseo, con conseguente miglioramento del metabolismo del tessuto osseo>. Per ulteriori informazioni: info@fondazionefirmo.com   (P.T.)