“LIBERI DI VEDERE – Dal Buio alla Luce”

Screening oculistici e diabetologici a circa 200 persone detenute nella Casa Circondariale di Milano Opera (dal 17 al 21 maggio) e nella Casa Circondariale “Francesco Di Cataldo” di Milano San Vittore (dal 24 al 28 maggio). Questa iniziativa è stata organizzata dal Club Rotary Milano Arco della Pace, in collaborazione con Vision + Onlus, UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione), Croce Rossa Italiana, con il sostegno non condizionante di Siemens Healthineers. <Ho accolto con grande piacere la proposta del Rotary Club Milano Arco della Pace di realizzare screening sanitari all’interno del carcere>, commenta Giacinto Siciliano, Direttore della Casa Circondariale “Francesco Di Cataldo” San Vittore, Milano. <San Vittore è una realtà carceraria situata nel centro della città di Milano: avere la possibilità di lavorare con una realtà associazionistica, come il Rotary, che si caratterizza per la presenza sul territorio, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione. É un bel segnale di apertura che si inserisce perfettamente in questo contesto, e in un periodo che, per necessità e in pieno stato di emergenza, il carcere si è trovato ad affrontare quando è scoppiata la pandemia>. <Siamo lieti di realizzare congiuntamente questa iniziativa per due motivi>, aggiunge Ruggero Giuliani, Coordinatore sanitario della Casa Circondariale San Vittore. <In primo luogo per poter offrire screening alla popolazione del carcere, che spesso anche fuori dal carcere, ha scarso accesso alla cura e anche scarsa consapevolezza della malattia. Lo screening diventa un percorso rieducativo, che inizia con il prendersi cura della propria persona: risulta quindi importante per chi, di solito, ha meno accessi ai servizi sanitari. Il secondo punto è l’apertura del carcere nel “dopo Covid-19”: un segnale di apertura verso l’esterno, che oggi è possibile fare perché si sono raggiunte delle coperture vaccinali molto elevate all’interno del carcere>.

<Il Rotary Club Milano Arco della Pace si è fatto promotore di un’iniziativa sanitaria all’interno della realtà carceraria>, puntualizza Massimo Gasparini, Segretario Rotary Club Milano Arco della Pace, referente del Progetto. <Il settore sanitario, di per se stesso molto delicato, trova un ulteriore grado di difficoltà all’interno di una struttura carceraria. Si è quindi focalizzata l’attenzione su un tema delicato e complesso come quello oculistico, decidendo di intervenire a mezzo di uno screening>. In questo progetto “Liberi di Vedere”, il Club sarà affiancato dalla Associazione Rotariana “Vision+Onlus” che metterà a disposizione oculisti ed ortottisti, nonché attrezzature e strumenti di ultima generazione con i quali saranno valutati, in particolare, parametri relativi alla pressione oculare e alla misurazione della refrazione oggettiva. Tutta l’attività preparatoria e organizzativa è stata gestita dai soci del Rotary Club Milano Arco della Pace, e l’intera campagna di comunicazione è stata progettata e concepita dai soci del Club d’intesa con “Vision+Onlus”. Inoltre, soci rotariani entreranno in carcere per offrire il proprio supporto in tutte le attività di raccordo tra il personale medico e amministrativo. Quanto alla sostenibilità del progetto, lo screening a cura del personale di “Vision+Onlus” permetterà in futuro di evidenziare le problematiche visive della popolazione carceraria. <La prevenzione è un diritto al cittadino, che, anche se in una condizione “ristretta”, deve avere accesso alla cura”>, conclude Demetrio Spinelli, Presidente Vision + Onlus che da 16 anni si occupa di problematiche legate alla disabilità visiva.

Paola Trombetta

Articoli correlati