I bimbi crescono e le preoccupazioni per le mamme aumentano, specie se, a sei mesi nella fase dello svezzamento, i piccoli non mostrano curiosità verso un cibo diverso dal latte materno o artificiale e cominciano a non mangiare. Che fare? Si possono mettere in atto piccole astuzie per stimolare l’assunzione di alimenti solidi, nuovi, verso cui i bimbi possono manifestare interesse. Ecco cosa suggerisce la dottoressa Silvia Grassini, ostetrica, che tranquillizza: tutti gli alimenti con le dovute accortezze possono essere consumati a partire dallo svezzamento.
- La bontà che si scioglie in bocca, cioè cibi morbidi fino ai 18 mesi, che si sfaldano, schiacciandoli tra pollice e indice. Questa consistenza è sicura e invece cibi più duri, come una mandorla? Occorre tritarla bene e mescolarla allo yogurt: un’ottima idea, buona e sana, per la merenda.
- A piccoli pezzettini, ma senza esagerare! Occorre proporre ai bimbi cibi tagliuzzati fini, ma in una misura in cui possano afferrarli facilmente: ad esempio prosciutto cotto senza grasso e a listerelle, non a minuscoli coriandoli.
- La forma è importante! Listerelle e non rondelle: tutto ciò che è tondo o cilindrico va tagliato per il lungo. La banana a rondelle, ad esempio, non è sicura. Il consiglio? Dividere tutto in quattro parti!
- Prestare attenzione alla consistenza: alimenti scivolosi o collosi come gnocchi, burro d’arachidi e mollica del pane non sono sicuri, perché possono attaccarsi al palato ed essere poco gestibili dai piccoli. Ma attenzione anche alla mozzarella cotta che diventa filante.
- “Ciao Ciao” agli eccessi di sale e zuccheri raffinati: sono “ingredienti” per i più grandicelli. Dunque usare moderazione!
- Mangiare in compagnia. È bene che mamma, papà e piccoli siedano insieme a tavola: scoprire per i bimbi nuovi sapori con chi più amano, rende il momento speciale e divertente.
- Acqua, ma non solo. Anche nel corso dello svezzamento è consigliabile mantenere una poppata al seno al giorno, nel caso in cui la mamma abbia ancora un po’ di latte.
- Il verde non fa paura! Le verdure sono sempre un bel problema, almeno per alcuni bambini che fanno fatica a mangiarle. Il consiglio è di iniziare a proporle tagliate finemente o passate in modo sicuro. Gli spinaci non piacciono? Non insistere, ma presentarli in altre ricette: è la via giusta da seguire per iniziare a farli conoscere e gustare
- Proteine e grassi: un dilemma! Per le prime si può variare tra carne e pesce, entrambi ottimi alleati per la sana crescita del bambino. Per i grassi, sì all’olio, ma solo extravergine (evo)!
- Diventare piccoli artisti: Liberare la creatività nella presentazione dei piatti è un ottimo stratagemma. Colorato e divertente è meglio: la pietanza di grandi e piccini appare più bella e buona!
In conclusione? «Ferme restando le norme di sicurezza- raccomanda Grassini – occorre lasciare ai bimbi l’opportunità di sperimentare gli alimenti in forme e consistenze diverse. Favorire l’esplorazione del cibo e l’autonomia. Il prezzo da pagare? Manine e cucine sporche, sporchissime, ma bimbi stimolati e felici».
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Francesca Morelli