Volontari non si nasce, si diventa con passione e formazione

Sara ha 18 anni, un diploma di maturità, un corso di laurea in Medicina da iniziare. Mentre si prepara al test di ammissione da affrontare a settembre, un’imprevista esperienza estiva in un’Associazione di volontariato le fa conoscere per la prima volta il mondo dei pazienti. Dopo le diffidenze iniziali, la futura dottoressa si appassiona e scopre una realtà di persone professionali e competenti. La sua breve esperienza di volontaria incrocia rapporti d’amore e di amicizia fuori e dentro l’Associazione, in particolare con l’amica/nemica Arianna. Alla fine del suo percorso, la ragazza, passata attraverso una seconda “prova di maturità”, rivede molte delle sue certezze ed è pronta ad avviarsi con una nuova consapevolezza verso la sua carriera di futuro medico.

È la trama di “Involontaria Off – L’esame”, un film per la TV diretto da Alessandro Guida e promosso da una rete di 40 Associazioni di Pazienti con il supporto della Fondazione MSD, che dal 16 maggio è disponibile in streaming su Prime Video. Il film è stato presentato in anteprima nel corso di un evento alla Casa del Cinema di Roma, al quale sono intervenuti, con il cast artistico e i promotori, Alessandro Fusacchia, Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati e Antonio Gaudioso, Capo della segreteria tecnica del Ministro della Salute per approfondire il valore che il volontariato ha per il Sistema Paese e il Sistema Salute e i percorsi formativi più appropriati per avvicinare i giovani a questa preziosa esperienza umana e professionale di impegno civico. Ospite speciale Cesare Bocci, uno dei più amati attori italiani, impegnato in prima persona a promuovere il Valore del Terzo Settore con grande sensibilità e attenzione.

«Mi sono impegnato per anni nel volontariato del mio paese di origine, Camerino nelle Marche – dice Bocci – dapprima con ANFFAS, che assiste persone con disabilità, poi con Save the Children e nelle prossime settimane partiremo per la Romania per portare aiuti ai profughi ucraini. È un’esperienza, quella del volontariato, che mi arricchisce profondamente e mi ha fatto conoscere la gioia che si prova ad aiutare gli altri, soprattutto chi si trova in una situazione di malattia o di disagio. Per questo vorrei trasmettere un messaggio ai giovani e incoraggiarli ad impegnarsi nel volontariato, perché i volontari sono come le “rotelle che fanno muovere la valigia”, senza le quali è molto difficile trasportare il pesante fardello della malattia».

E sono molti i giovani che, per esperienze personali, magari in seguito alla malattia di un congiunto, si sono avvicinati al volontariato. Come Giuseppe, 19 anni, che dopo la nascita del fratellino Paolo affetto da una malattia genetica rara, causata da un’anomalia del cromosoma 22, è diventato volontario dell’Associazione AIDEL 22 che fa parte della grande famiglia di UNIAMO. O come Francesco, 23 anni, nipote del celebre professor Franco Mandelli, luminare dell’Ematologia italiana, per anni presidente di AIL (Associazione Italiana Leucemie) e GIMEMA (Gruppo di Studio delle Malattie Ematologiche), che già in famiglia respirava aria di volontariato e ora si è impegnato in prima persona. «Mio nonno mi ha sempre raccontato di come l’ematologia fosse partita con più della metà del personale volontario. Soprattutto negli ultimi due anni ho maturato questi concetti e mi sono avvicinato al mondo del volontariato con gioia e motivazione, sperimentando con mano il celebre motto che “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. E vorrei che tanti giovani provassero questa mia stessa esperienza».

Ne sono convinte anche le due principali protagoniste del film “Involontaria Off – L’esame”, Elvira Camarrone (Sara) ed Elisa Visari (Arianna) che hanno confermato di voler divulgare questo loro film nelle scuole e tenere conferenze per parlare ai giovani. Al racconto della quotidianità delle Associazioni di volontariato, la sceneggiatura affianca messaggi di sensibilizzazione su alcune importanti tematiche di salute pubblica, come la prevenzione e i corretti stili di vita. Tematiche sulle quali i volontari possono svolgere un importante ruolo d’informazione ed educazione.

«Nel corso dei giorni più bui della pandemia, migliaia di giovani hanno contribuito, attraverso le Associazioni di riferimento, ad aiutare le fasce più deboli della popolazione su tutto il territorio nazionale», sottolinea Goffredo Freddi, Direttore della Fondazione MSD. «Oggi, il volontariato è diventato anche un vero e proprio ponte di solidarietà, ad esempio nell’emergenza del popolo ucraino. E molte associazioni si sono attivate per garantire supporto alla popolazione ucraina. Il valore che il volontariato ha per il Sistema Paese, per il nostro Servizio Sanitario, per la comunità e per le Persone deve essere preservato, rispettato e potenziato. Con questo progetto, che vuole coinvolgere i giovani, Fondazione MSD rinnova il suo impegno per la promozione della Health Literacy come volano dello sviluppo sociale e culturale, scommettendo sull’incredibile potenziale di cambiamento e innovazione delle nuove generazioni». Il mondo del volontariato è oggi una realtà che in Italia coinvolge 5.500.000 persone, il 9% della popolazione. Tutti possiamo diventare volontari, ma il cuore non basta: servono formazione, preparazione, professionalità. Un percorso impegnativo, ripagato però dalla possibilità di fare esperienze che formano e accelerano la maturazione personale.

«Il punto di partenza per questo progetto è stata la conoscenza ravvicinata del mondo delle Associazioni, l’ascolto in presa diretta della voce dei volontari veri che ci ha permesso di restituire un ritratto autentico del volontariato», puntualizza Alessandro Guida, regista di “Involontaria Off – L’esame”. «L’unica “finzione” è l’escamotage narrativo, la scintilla della storia, quando la protagonista Sara, mentre si prepara per il test di ammissione a Medicina, nella sua prima esperienza da volontaria si trova a dover aiutare la sua amica/nemica Arianna. Per raccontare questa realtà ho cercato un equilibrio che unisse momenti intensi, scene d’amore e situazioni anche divertenti. In questo mi hanno aiutato tutti gli attori coinvolti, non solo quelli professionisti, ma anche le quattro volontarie che hanno interpretato dei piccoli camei all’interno del film».

La scelta di portare dei veri volontari sul set, selezionati attraverso un vero e proprio casting, ha favorito una contaminazione virtuosa che ha permesso ai volontari di avvicinarsi al mondo del cinema e della TV e alla troupe di conoscere meglio il volontariato.

Involontaria Off – L’esame, nato da un’idea di Officine Buone, è un progetto curato da Pro Format Comunicazione e si avvale della produzione esecutiva MP FILM di Nicola Liguori e Tommaso Ranchino. A interpretare il film, sceneggiato da Giuseppe Paternò Raddusa, è un cast di giovanissimi attori: Sara, la protagonista, è interpretata da Elvira Camarrone, mentre Arianna, la sua antagonista, è Elisa Visari. Luca, il ragazzo conteso tra Sara e Arianna, è impersonato da Simone Di Scioscio mentre Ruben Mulet Porena è Mirko, il volontario che simpatizza con Sara. Assieme a loro, Francesco Foti interpreta il padre di Sara, medico, ispiratore della sua esperienza nel volontariato, mentre Angelica Massera è la severa tutor di Sara, la volontaria esperta che la segue nell’Associazione. Completano il cast Christian Roberto, fratello di Arianna e Greta Ragusa nei panni di Giulia, amica comune delle due protagoniste. Oltre ad attori e attrici, regista e sceneggiatore, va ricordata la rete delle 40 Associazioni di Pazienti che hanno voluto e creduto in questo progetto sin dall’inizio e che sono state co-autrici, artefici e protagoniste del film.

di Paola Trombetta

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