Dopo la pausa della pandemia, con gli ambulatori di Medicina Estetica riaperti che registrano uno straordinario boom di richieste, si è appena concluso il 43° Congresso della SIME (Società Italiana Medicina Estetica) nella storica cornice del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts. Molti i dati, le novità, le nuove tendenze. E alcuni allarmi, legati al dilagare di internet e dei social. Sale infatti la tendenza a seguire le mode, i canoni di bellezza corrispondenti a personaggi famosi, la richiesta di correggere l’età oltre ogni logica anagrafica. E aumenta l’allarme che più preoccupa, cioè la fila di chi si rivolge agli ambulatori SIME per correggere danni provocati da interventi “fai da te” con prodotti acquistati su Internet. Danni seri, a volte, perché per esempio una microiniezione mal fatta può dar luogo a infezioni, necrosi, allergie, ematomi e altro. Da qui, ancora più, la raccomandazione di rivolgersi solo a professionisti specializzati.
«Il vero medico estetico», precisa il presidente SIME Emanuele Bartoletti, «non si limita a fare filler o tossina botulinica, ma utilizza tutte le terapie che sono proprie di questa branca specialistica. E l’indicazione deve essere programmata solo dopo un meticoloso check up ed effettuata con le giuste metodologie, che consentono di ottenere risultati validi e naturali, limitando al minimo le complicanze. Tutte le terapie utilizzate dalla Medicina Estetica inoltre devono essere sostenute da sperimentazioni cliniche rigorosamente pubblicate su riviste scientifiche e devono essere effettuate da medici estetici preparati, che abbiano seguito un percorso formativo e conoscano bene macchinari e terapie da utilizzare, e sottopongano il paziente a una visita approfondita e completa di medicina estetica».
Tante le novità uscite dal Congresso, che confermano il continuo evolversi della medicina estetica. Si accendono i riflettori sulla tossina botulinica liquida, una formulazione già diluita e pronta all’uso (cioè non va ricostituita, come le precedenti, evitando così errori di dosaggio), che assicura risultati precisi e veloci (entro le 24 h, con durata fino a 6 mesi) contro le rughe gabellari. Si segnala anche la sempre maggiore tendenza a usare minori quantità di prodotto, sia che si tratti di filler o altro. «Con il vantaggio – precisa Bartoletti – di ottenere un buon risultato senza cambiare fisionomia alla paziente, rendendo la procedura più economica e meno invasiva (meno punture, dunque meno possibilità di lividi ed ematomi), in linea con il principio che la medicina estetica deve sempre tendere a un risultato naturale e poco visibile». Si conferma l’utilità dei fili, almeno nei casi di cedimenti iniziali, con piccole novità tecniche, come particolari “gancetti” applicati ai fili per ottenere sospensioni più durature. Biostimolazioni e fili di sospensione sono i rimedi ideali per collo e decolleté, almeno nelle prime fasi: poi si ricorre alla chirurgia, anche questa sempre più soft e “conservativa”. Ci sono poi novità per la regione orbitaria, trattata con terapie sinergiche, con specifici trattamenti di biostimolazione, più delicati ed efficaci del passato, e su come ridefinire il sopracciglio, sia con la medicina estetica (filler e botulino), sia con la chirurgia (rimodellamento e riposizionamento).
Novità anche per l’addome: la diastasi dei muscoli retti (cioè la separazione per allontanamento dei due muscoli che occupano la porzione centrale dell’addome), un tempo di pertinenza chirurgica, può oggi avvalersi, in alcuni casi e con l’aiuto del medico estetico, anche di macchinari ad hoc.
La lotta all’invecchiamento è sempre in primo piano
Si rinnova in questi casi l’attenzione per i nutraceutici e la loro ricaduta sulla salute e la bellezza, soprattutto della pelle. Consumare alimenti ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura (in particolare frutti rossi, che hanno una forte presenza di resveratrolo), contribuisce a controllare i livelli ossidativi e a fornire minerali (zinco, selenio, silicio) e vitamine (B2, B6), importantissime per la sintesi di collagene ed elastina, prime basi, con l’acido ialuronico, del turgore e della compattezza della pelle. «Se fino a 40 anni può bastare la dieta», fa notare la professoressa Marzia Pellizzato, esperta in Scienze nutraceutiche, «più avanti può essere necessaria un’integrazione, perché certe sostanze tendono a ridursi con l’età, e in particolare con la menopausa: il venir meno degli estrogeni favorisce infatti la degradazione degli elementi strutturali della pelle». Integrazioni di collagene, dunque, acido ialuronico e suoi precursori, N-acetil cisteina, minerali (selenio, zinco), antiossidanti, come il resveratrolo, che per la sua struttura estrogeno-simile aggiunge, agli altri benefici, quello di contribuire alla riduzione di manifestazioni legate alla menopausa, come le vampate. «Naturalmente scegliendo la giusta formulazione di resveratrolo, per poterne apprezzare appieno gli effetti benefici», conclude Pellizzato.
E sempre in tema di anti-aging e antiossidanti, cresce l’attenzione per la quercitina, antiossidante naturale con funzioni simili a quelli della vitamina C. Presente in alimenti vegetali (mele, bucce di frutti, verdure), ha funzioni antiossidanti, antinfiammatorie, antivirali e immunomodulanti, e si può usare come integratore, con la dieta, per aiutare l’organismo, reso più vulnerabile dall’età, a liberarsi dei radicali liberi.
di Marilisa Zito
Attenzione alle diete troppo “alla moda”
Come sempre la Medicina estetica è prima di tutto baluardo di salute. Il Congresso rinnova l’allarme sull’aumento dell’obesità, che già interessa il 9% della spesa sanitaria italiana, e del sovrappeso. Ma segnala anche la pericolosa tendenza a seguire diete “alla moda”, spesso sponsorizzate da celebrità, che possono associarsi a molti rischi (disidratazione, depressione, affaticamento, disturbi intestinali, ritorno poi al sovrappeso). La via giusta sono le diete bilanciate, ben strutturate, personalizzate sul quadro clinico del paziente. Affiancata da regolare attività fisica, anche la dieta deve essere prescritta “ad personam”, proprio come un farmaco, in base all’età, allo stile di vita, alle condizioni di partenza di ognuno.
Per questo è sempre più importante il ruolo sociale della Medicina estetica e la sua importanza in alcuni contesti ospedalieri, come le Obesity Union e le Breast Unit, da tempo impostate su importanti basi interdisciplinari. «Noi riteniamo che i tempi siano maturi per inserire in questi team multidisciplinari anche la Medicina estetica, accompagnare e supportare la paziente nel suo percorso e non solo dopo l’intervento, ma anche durante le cure oncologiche», ha confermato Loredana Cavalieri, consigliere SIME e chirurgo plastico, impegnata nella Breast Unit dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma. «Perché “vedersi meglio” è importante e la Medicina estetica aiuta a farlo. Occupandosi anche di cicatrici e di molto altro. Già durante le fasi di terapia oncologica (chemio e radio), perché ad esempio alcuni farmaci creano disidratazione e infiammazione della cute e lasciano segni». M.Z.