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Numero solidale 45593: per cambiare la storia del tumore al pancreas
17 Novembre 2022 ore 8:00 - 29 Novembre 2022 ore 23:30
Nonostante sia soltanto al 12° posto per incidenza tra i tumori, il carcinoma del pancreas risulta al 4° posto per mortalità negli Stati Uniti e al 5° in Europa. Si ritiene che entro il 2030 diventerà la seconda causa di morte per tumore. Se enormi passi avanti sono stati fatti nella prevenzione e cura di molti tipi di cancro, scarsi sono stati invece i progressi compiuti nella diagnosi precoce di questo tumore particolarmente aggressivo, per il quale i trattamenti farmacologici disponibili sono ancora poco efficaci. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è solo del 10%, una percentuale troppo bassa, se paragonata al 66% del cancro del colon-retto e al 91% della mammella.
Per sconfiggere questo tumore, che rimane ancora un big killer, l’arma più importante è quindi la ricerca. In occasione della Giornata Mondiale della lotta contro il Tumore al Pancreas del 17 novembre, Fondazione Humanitas per la Ricerca lancia una campagna di raccolta fondi con numero solidale 45593, attiva fino al 29 novembre 2022. Tramite sms e chiamate tutti potranno donare 2, 5 o 10 € a sostegno degli studi condotti dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, tra i principali centri di riferimento per il trattamento del tumore al pancreas nel nostro Paese. I fondi raccolti contribuiranno in particolare alle ricerche mirate a capire come contrastare l’aggressività di questo tipo di carcinoma agendo sulle cellule del sistema immunitario e infiammatorio, presenti nella massa tumorale pancreatica. Gli studi condotti dal professor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico dell’Istituto e Presidente di Fondazione Humanitas e dalla sua équipe hanno infatti dimostrato che queste cellule si comportano da “guardiani corrotti” e, anziché difendere dal tumore, contribuiscono alla sua crescita. Nello specifico il progetto di ricerca, che sarà finanziato grazie al numero solidale 45593, si pone l’obiettivo di identificare i markers tumorali circolanti che potrebbero favorire una diagnosi precoce e tempestiva; predire quali pazienti potrebbero beneficiare di altre forme di terapia prima dell’intervento chirurgico e quali di diversi trattamenti chemioterapici, radioterapici o immunologici; individuare i pazienti che hanno maggiori probabilità di evolvere verso una malattia locale avanzata e potrebbero quindi avvantaggiarsi di una intensificazione dei trattamenti locali e quelli che evolveranno verso una malattia poco aggressiva.