Così piccoli e fragili da non essere ancora preparati alla vita in un ambiente diverso rispetto al grembo materno. Prematuri, dunque bisognosi di essere “presi in cura”, con attenzioni e comportamenti speciali in grado di difenderli dalle tante avversità e aiutarli a crescere bene. Con un obiettivo informatico educazionale, parte la campagna di sensibilizzazione sulla conoscenza alla prematurità rivolta ai genitori dei 30 mila bambini che oggi anno in Italia nascono pre-termine (6,9% dei neonati), prima della 37a settimana di gestazione, promossa da AstraZeneca con il patrocinio della Società Italiana di Neonatologia (SIN) e di Vivere Onlus, Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia. La campagna ha scelto uno strumento altrettanto speciale: “The Premature Book”, un libro in miniatura, uno dei più piccoli libri al mondo (1,2 cm x 1,7 cm), realizzato da un miniaturista, scritto in prima persona come se a parlare fosse il neonato che racconta, attraverso una favola, le piccole accortezze e i gesti di protezione di cui ha un bisogno essenziale. Le dimensioni così ridotte del libro, che rendono più difficile la lettura ad occhio nudo, racchiudono anche il senso della campagna e dell’opera: “Sono piccolo, ho bisogno di grandi attenzioni”. «La prematurità – spiega Luigi Orfeo, Presidente della SIN – espone il bambino a un più elevato rischio di contrarre infezioni potenzialmente rischiose, tanto più frequenti quanto più bassa è l’età gestazionale. Fra queste, tra le più importanti, il Virus Respiratorio Sinciziale, un comune virus respiratorio che colpisce quasi tutti i bambini al di sotto dei due anni di età, principale causa di bronchiolite e polmonite nei più piccoli. Informazioni che vanno trasmesse al genitore o al futuro genitore, così come i necessari comportamenti e le azioni preventive da adottare». La campagna “The Premature Book” nasce proprio con lo scopo di supportare mamme e papà nel prendersi cura dei propri piccoli, suggerendo alcuni semplici gesti e attenzioni nell’accudimento quotidiano: «I consigli vanno dal semplice lavaggio delle mani – dichiara Martina Bruscagnin, Presidente di Vivere Onlus – al distanziamento se si è raffreddati, alla posizione nel sonno del bambino, alle premure per coccolarlo o portarlo in auto, e ogni altra azione che possa proteggere i piccoli da complicanze potenzialmente rischiose. Mentre resta fondamentale il confronto con la figura specialistica di riferimento, soprattutto in caso di dubbi». La versione digitale di “The Premature Book”, accessibile anche dal sito e dai canali social di Vivere Onlus, è consultabile sulla pagina www.theprematurebook.it, all’interno della quale, oltre al libro in miniatura, è possibile trovare testi di approfondimento e informazioni utili.
Francesca Morelli