Siamo allo scoperto, o meglio lo sono le nostre difese. Accade in inverno, quando il freddo pungente e penetrante si fa sentire o in caso di repentini sbalzi di temperatura: fattori climatici che mandano in tilt i meccanismi che proteggono l’organismo dall’attacco di virus e batteri che trovano così spianata la via per arrivare dritto dritto alle nostre vie respiratorie, superiori e inferiori, in particolare ai polmoni. Si insinuano perché la risposta immunitaria è più debole e la loro azione “forte ed efficace” nello stimolare l’insorgenza di malesseri stagionali: raffreddore, tosse, mal di gola, febbre. «Le temperature ambientali fredde favoriscono una maggiore trasmissione e sviluppo di infezioni respiratorie a causa di alterazioni della clearance muco-ciliare, un importante meccanismo di difesa delle vie respiratorie in grado di contrastare e bloccare l’ingresso di corpi estranei e agenti patogeni, come virus e batteri», spiega Maria Pia Foschino Barbaro, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio- Università/ Policlinico di Foggia. Insomma accadrebbe a livello polmonare quello che compiono le ciglia nei riguardi degli occhi impedendo che particelle, pulviscoli, o altro entrino nel bulbo e lo danneggino: la clearance muco-ciliare è il mezzo usato per contrastare l’ingresso di elementi nocivi anche nei polmoni, sfruttando due elementi: da un lato il muco che con la sua viscosità intrappola le particelle e dall’altro le ciglia cellulari che con il loro movimento lo spingono verso l’alto, dove il muco viene ingerito o espulso con un colpo di tosse, liberandoci così dal patogeno e dalle sue conseguenze. Se questo sistema non funziona a dovere, ecco che aumenta il rischio di infezioni o malattie respiratorie. Ma non è la sola ragione per cui il freddo induce la malattia: secondo un recente studio americano, di ricercatori della Massachusetts Eye and Ear e della Northeastern University, le basse temperature provocherebbero anche una consistente diminuzione delle vescicole extracellulari presenti nel naso. Queste sono una sorta di “guardiani” che, a spada tratta, lavorano per neutralizzare i virus prima che abbiano modo di infettare le cellule, ma al pari di prima, se manca l’azione filtro svolta dal naso, i polmoni sono più esposti a infezioni perché indifesi o non protetti da un’azione-barriera efficace ed efficiente. Senza contare poi che, ai rischi della stagione invernale e dell’abbassamento delle difese immunitarie sulle vie respiratorie, si sommano gli agenti che quotidianamente e per tutto l’anno gravano e compromettono la salute delle vie respiratorie: fumo, inquinamento, azione dei radicali liberi che sono alla base dello stress ossidativo. «Ecco perché, soprattutto d’inverno – prosegue la dottoressa – è importante adottare accorgimenti e avere buone abitudini che aiutino l’organismo a contrastare lo stress ossidativo, per esempio favorendo la produzione del glutatione, grazie a micronutrienti ricchi di antiossidanti o sostanze come l’N-Acetilcisteina». Questa è una molecola che deriva dall’amminoacido naturale cisteina ed è in grado di rigenerare le riserve di glutatione nel fegato: diversi studi ne hanno dimostrato la potente azione antimucolitica nel contribuire, ad esempio, a sciogliere il catarro.
Possiamo aiutare i nostri polmoni e le vie respiratorie a combattere i freddi della coda dell’inverno? È sufficiente adottare quattro comportamenti, efficaci e preventivi, come insegna il vademecum, curato dalla dottoressa Foschino Barbaro, “Viaggio nel respiro- edizione inverno”, iniziativa educazionale promossa da Zambon Italia, nell’ambito della campagna “Proteggi i tuoi polmoni”.
- Sempre mascherati! La protezione dei polmoni inizia da bocca e naso che vanno tenuti coperti all’esterno, ma anche nei luoghi chiusi affollati con la mascherina. È importante anche sfruttare il filtro naturale dei dotti nasali, inspirando con il naso ed espirando con la bocca.
- Tenere alta l’igiene. Lavarsi spesso le mani, coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce, cambiare frequentemente l’aria nei locali, controllando anche l’umidità, che non deve essere troppo bassa, e la qualità dell’aria, iniziando dalla pulizia dei filtri dei condizionatori. Evitare gli sbalzi di temperatura, mangiare frutta e verdure: un pool di strategie preventive che consentono di non abbassare la guardia contro l’azione di virus e batteri. E soprattutto fare le vaccinazioni che, sebbene non disponibili per tutti i microrganismi che minacciano la salute respiratoria, sono in prima linea nel difendere dal rischio di complicanze anche gravi, tanto più probabili in caso di anziani e bambini.
- Bando alle sigarette. Non c’è peggior nemico del fumo per la salute dei polmoni e poiché i mesi invernali, che per le basse temperature non invogliano a uscire all’aperto per fumare, potrebbero essere l’occasione per spegnere l’ultima sigaretta.
- Attenzione allo stress ossidativo. Questo può infatti aumentare il rischio di danno polmonare e un suo fattore spia è il deficit di glutatione, il principale antiossidante delle cellule umane, la cui produzione può essere stimolata con sostanze antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi, dando un importante supporto all’organismo contro gli attacchi di batteri e virus.
Maggiori informazioni sulla campagna “Viaggio nel respiro-edizione inverno” sono reperibili al sito: www.proteggiituoipolmoni.it dove è possibile trovare il vademecum per affrontare al meglio i mesi invernali, una guida pratica, una docu-serie animata e consigli utili su come prendersi cura delle vie respiratorie, dallo stile di vita all’allenamento del respiro, ai fattori di rischio da evitare, agli esercizi pratici per imparare ad ascoltare il respiro e mantenerlo in salute.
di Francesca Morelli