Una semplice strategia per prevenire e combattere l’influenza o anche solo un raffreddore, mantenere la forma psicofisica e la bellezza di pelle, capelli e unghie a dispetto del freddo e dello smog? Garantirsi la giusta quota di vitamina C. In che modo? Ricordandosi ogni giorno di portare in tavola almeno 3 porzioni di verdura, cercando di mangiare molti tra i tanti colori disponibili, verde (insalate, broccoli, zucchine), bianco (finocchi, cavolfiori), arancione (carote, zucca), rosso (radicchio, barbabietola, rapa) e 2 porzioni di frutta, senza dimenticarsi di un prezioso agrume di stagione: l’arancia.
<A spicchi o come spremuta (anche se rispetto al succo, il frutto intero resta la scelta migliore per contenuto di fibra e capacità di saziare)>, precisa Giovanna Perrone, medico e specialista in Scienza dell’alimentazione di Milano, <l’arancia è comunque un concentrato di vitamina C, ma anche di antiossidanti, quelle sostanze che aiutano l’organismo a contrastare gli eccessi di radicali liberi, nemici di arterie e della salute in generale. Non solo. Secondo alcune ricerche le arance favoriscono il buono stato di pelle, capelli e unghie sia per la presenza di vitamina C, fondamentale per la produzione di collagene, proteina che è alla base del processo di formazione dei tessuti, sia per il contenuto di luteina utile nel ridurre i danni alla pelle causati da raggi UV e nel mantenerne l’elasticità>.
Da tenere poi presente che tagliata a pezzetti e abbinata alle carni, l’arancia riduce l’assorbimento dei grassi e che a metà mattina o a metà pomeriggio diventa uno spezzafame e un break perfetto, perché sazia, appaga il gusto e con il suo tipico profumo e gli oli essenziali che si sprigionano dalla buccia, regala energia e concentrazione.
Inoltre molti nutrizionisti concordano sul fatto che i benefici della frutta, soprattutto se acida, sono maggiori se la si mangia lontano dai pasti principali (mezz’ora prima o un paio d’ore dopo, visto che tutti i frutti acidi rendono inattivi gli enzimi che permettono la digestione delle proteine); e in particolare per la cronobiologia, scienza che studia i ritmi interiori da cui dipende l’equilibrio dell’organismo e secondo la quale ogni cibo ha la sua ora, l’arancia sarebbe da mangiare al mattino, perché così favorisce la digestione e fornisce energia, mentre converrebbe evitarla di sera, perché potrebbe diventare di … piombo come dice il proverbio ( “l’arancia è d’oro al mattino, d’argento a pranzo, di piombo la sera”), aprendo la porta a bruciori di stomaco e nervosismo.
Ecco qualche ricetta “al profumo” di arancia:
Insalata vitaminica
Ingredienti per 4 persone:
2 arance, 2 finocchi, i gherigli di 5 noci, 8 olive nere o taggiasche, pepe, sale, 1 o 2 cucchiai da tavola di olio extravergine d’oliva, qualche scaglia di parmigiano o pecorino
Preparazione:
sbucciare le arance eliminando la pellicina bianca e tagliarle a fette sottili, sbucciare, lavare e affettare sempre in modo molto sottile i finocchi, aggiungere i gherigli ridotti in pezzetti, olio, un pizzico di sale, un po’ di pepe nero a piacere. Mescolare e servire con qualche scaglia di parmigiano o pecorino oppure entrambi.
Pollo all’arancia
Ingredienti per 4 persone:
6 etti di petto di pollo tagliato a fette sottili, farina (ma si può evitare se ci sono persone celiache o sostituire con quella senza glutine), 2 arance biologiche, un dito di vino bianco, sale, pepe nero, olio extravergine di oliva 3 cucchiai da tavola
Preparazione:
lavare il pollo, asciugarlo con carta cucina e infarinarlo. Lavare bene le arance e passarle con carta cucina, spremerle e tenere il succo da parte, grattugiarne finemente la buccia di una e tenerla da parte. Scaldare l’olio in una padella grande, aggiungere il pollo e farlo dorare da entrambi i lati, sfumare con il vino bianco, aggiungere il succo delle due arance cuocere per 4 o 5 minuti poi aggiungere la buccia dell’arancia. Spegnere e servire con purè di patata o di zucca.
Tabulé invernale
Ingredienti per 4 persone:
2 bicchieri di quinoa (va bene anche per chi è celiaco), 2 mele, 2 pere, 4 albicocche secche, 2 cucchiai di filetti di mandorle, 1 arancia, 1 limone, 1 cucchiaio di miele d’arancio, 1 baccello di vaniglia
Preparazione:
Sciacquare in un colapasta la quinoa sotto l’acqua fredda, versatela in acqua bollente, quest’ultima deve essere nella quantità di 4 bicchieri (gli stessi presi per misurare la quinoa, perché l’acqua deve essere il suo doppio), cuocere per 10, 12 minuti, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Sbucciate le mele, le pere, tagliatele a pezzi, spremete il limone e versatelo su pere e mele, poi tagliate a metà le albicocche secche in precedenza lavate, spremete l’arancio, aggiungete il miele al succo e mescolate. Quindi tagliate per il lungo il bacello di vaniglia, apritelo, grattate i semini al suo interno e metteteli nel succo di arancio, mescolate. Versate in un’insalatiera la quinoa ormai raffreddata, aggiungete i pezzi di frutta, le mandorle a filetti, aggiungete il succo d’arancio profumato al miele e vaniglia, mettete qualche minuto in frigorifero e servite fresco.
a cura di Antonella Franchini
I giovani chef: “che straordinarie qualità l’arancia rossa!”
Per promuovere i concetti della sana alimentazione, anche quest’anno scendono in campo, al fianco di Airc, i Jeunes Restaurateurs d’Europe d’Italia, associazione che riunisce giovani chef di grande talento che operano su tutto il territorio, oggi rappresentati da Tommaso Arrigoni e Pietro Leemann, protagonisti di uno show cooking al “sapore di arancia”. “Noi JRE siamo onorati di essere ancora una volta accanto ad AIRC per condividere il messaggio che ‘mangiare bene e mangiare sano’ è possibile”, racconta Marco Stabile, Presidente Jre. “Con i nostri suggerimenti abbiamo voluto valorizzare in cucina le importanti proprietà e le straordinarie qualità organolettiche dell’arancia rossa”.
(A. F.)