Otto persone, di cui sette sono donne: hanno ricevuto il “Premio De Sanctis per la Salute Sociale”, giunto alla terza edizione, per aver dedicato la loro vita professionale al benessere e alla salute femminile nell’ambito della ricerca scientifica, dell’informazione, della cultura e dell’impegno sociale. Prevenzione e cura dei tumori; ricerca medico-scientifica, per rispondere ai bisogni di salute; informazione e sensibilizzazione; tutela dei diritti civili delle donne. Prestigiosa la Giuria presieduta da Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e composta da Gianni Letta, patron del Premio, Corrado Augias, giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Emilia Bonaccorso, caporedattore aggiunto Salute&Benessere Ansa. it, Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR, Gerardo D’Amico, Caporedattore responsabile salute e sanità RaiNews24, Daniela Minerva, Direttore HUB Salute La Repubblica, La Stampa e altri quotidiani del gruppo GEDI, Patrizia Popoli, Presidente della Commissione tecnico scientifica AIFA, Luigi Ripamonti, Responsabile editoriale Corriere Salute, Paola Severino, già Ministro della Giustizia. Il Premio, dedicato nelle due precedenti edizioni agli anziani e ai giovani, fa riferimento a un concetto ampio di salute, non solo relegato all’assistenza sanitaria, ma attento a quelle attività che vogliono migliorare la qualità di vita delle persone, perché la salute è un valore universale, un diritto di tutti, a cui tutti devono poter accedere.
Il “Premio De Sanctis per la Salute Sociale” è stato istituito nel 2021, dopo che la Fondazione De Sanctis ha voluto allargarlo a tutte quelle discipline finalizzate a promuovere la salute e il benessere della popolazione, in riferimento al lavoro di Francesco De Sanctis, Ministro della Pubblica Istruzione che, nel 1878, aveva deciso di introdurre nelle scuole la ginnastica educativa. Autorevoli gli ospiti che hanno partecipato alla cerimonia a Palazzo Spada a Roma, tra cui i Ministri della Repubblica Anna Maria Bernini (Università e Ricerca), Maria Elisabetta Alberti Casellati (Riforme istituzionali e Semplificazione normativa), Carlo Nordio (Giustizia). L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio di Egualia e il supporto di ABC Farmaceutici, Accord Healthcare Italia, Baxter, DOC Generici, EG, LFM, Medac Pharma, Viatris Italia S.r.l., SALF, Teva Italia, in collaborazione con Terna Driving Energy, Aci, Pro Format Comunicazione, il gruppo editoriale Athesis e con il patrocinio Rai.
Ecco i vincitori del Premio:
Adriana Bonifacino, premio per l’area esperienze sociali. Per aver praticato la sua lunga carriera di oncologa come una gioiosa missione, fornendo a migliaia di donne aiuto diretto, una rete a cui affidarsi, attraverso la Fondazione IncontraDonna, campagne di informazione e screening col Freccia Rossa. Per aver attivato progetti di formazione per il soccorso e la prevenzione sanitaria alle persone senza dimora in più zone d’Italia.
Adriana Lodi Faustini, premio per l’area legislativa. Per aver aperto nuove prospettive alle madri lavoratrici, costrette a rinunciare all’impiego o relegate nelle camere di allattamento delle fabbriche, con l’apertura degli asili nido dapprima a Bologna poi in Italia, grazie alla legge da lei fortemente voluta.
Rosalind Franklin, premio ex aequo alla memoria per l’area ricerca. Sulla tomba di Rosalind Franklin, nel cimitero ebreo di Willesden di Londra, si legge: “Le sue ricerche e le sue scoperte sui virus rimangono un beneficio duraturo per l’umanità”. Per questo il Premio De Sanctis per la Salute Sociale ha deciso di ricordare questa grande ricercatrice per il suo enorme lascito alle donne e agli uomini di tutto il mondo.
Lucia Del Mastro, premio ex aequo per l’area buone pratiche. Per l’importante contributo alla vita delle donne colpite da tumore, con la messa a punto di un protocollo, pubblicato sulla rivista JAMA, capace di preservare la fertilità nelle giovani donne che devono sottoporsi a chemioterapia. Lo studio, pubblicato nel 2011, è stato il primo al mondo a dimostrare che un farmaco, LH-RH analogo, somministrato prima e durante la chemioterapia, evita la menopausa precoce nelle giovani donne con carcinoma mammario in chemioterapia.
Marcello Ceccaroni, premio ex aequo per l’area buone pratiche. Per i suoi studi e ricerche a tutela della salute e della qualità della vita della donna e in particolare per aver sviluppato una tecnica chirurgica per la cura dell’endometriosi complessa, il Negrar Method; per i suoi interventi nell’ambito della chirurgia oncologica severa, che hanno ridato speranza a tante pazienti; per l’impegno nella diagnosi precoce e nella sensibilizzazione; per il suo formativo di trasmettere il sapere ed essere diventato maestro per tantissimi giovani medici.
Carla Vittoria Maira, premio per l’area esperienze istituzionali. Per aver fondato Atena Donna, nell’ambito di Fondazione Atena, che si occupa di prevenzione al femminile e per aver istituito la Giornata nazionale della Salute della Donna, che si celebra il 22 aprile. Obiettivo quello di far luce sui bisogni di salute in tutte le età della vita.
Maria Rescigno, premio ex aequo per la ricerca. Per avere speso le sue migliori energie a favore della comprensione dei meccanismi che sottendono la genesi e la progressione dei tumori, inclusi quelli di pertinenza femminile. La professoressa incarna il modello di donna impegnata a studiare una delle cause più importanti di mortalità nelle donne, esplorando orizzonti innovativi come lo studio del microbiota e l’influenza da esso esercitata sulla risposta del sistema immunitario alle neoplasie.
Annalisa Cuzzocrea, premio per l’area comunicazione. Giornalista de La Stampa, riceve il Premio De Sanctis per il suo impegno appassionato a tutela dei diritti delle donne, rappresentando nel nostro Paese un esempio di straordinaria coscienza civile, mirata a denunciare la violazione di tali diritti soprattutto delle donne più fragili e delle più indifese, spesso dimenticate e discriminate, talora tragicamente offese e violate.
Paola Trombetta