“Fotografia imperfetta dentro il fragile vivere”: la mostra di Maurizio Galimberti sull’Alzheimer

Una mostra presso Fondazione Rovati a Milano, in Corso Venezia 52, dal 14 settembre al primo dicembre, presenta gli scatti realizzati con la Polaroid di Maurizio Galimberti, uno dei più importanti fotografi a livello internazionale, che ha scelto come protagonisti alcuni ospiti che vivono ne “Il Paese Ritrovato”, un villaggio nato per volontà della Cooperativa La Meridiana di Monza che da oltre 45 anni si occupa di fragilità, dove vivono 64 persone malate di Alzheimer: il più giovane ha 47 anni, il più anziano oltre 90. La mostra, intitolata Fotografia imperfetta dentro il fragile vivere, nasce in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che si celebra il 21 settembre .

<Ho fotografato i soggetti con molto rispetto e molto velocemente, davanti a una grandissima lavagna nera: tutto è stato rapido e intenso proprio per il desiderio di raccontare le persone nella loro immediatezza e spontaneità e di sottolineare la forza nascosta nella fragilità di queste donne e di questi uomini. Nel tempo che ho trascorso al Paese Ritrovato ho scoperto nelle persone qualcosa di veramente unico e un valore incredibile, io lo chiamo “il vivere magico”, ha commenta Galimberti, comasco, classe 1956: con la Polaroid ha espresso una tecnica personale che ha come risultato il mosaico fotografico, immortalando celebrity come Johnny Depp, Lady Gaga, Robert De Niro>. In seno alla Fondazione Luigi Rovati, tra le iniziative lanciate in questo mese troviamo il progetto Stare bene insieme, un percorso di visita pensato per le persone affette da patologie neurodegenerative. <La Fondazione Luigi Rovati, fin dalla sua apertura, ha al centro delle sue attività e iniziative i valori dell’inclusione sociale. È in questo quadro che si colloca “Museo Gentile”, sintesi di una serie di progetti appositamente studiati per accogliere persone con fragilità e necessità particolari, in autonomia o insieme ai familiari, amici e care-giver, attraverso percorsi diversificati di fruizione del Museo e delle sue opere d’arte”, che è stato illustrato da Giovanna Forlanelli, Presidente della Fondazione Luigi Rovati. <Il progetto “Stare bene insieme”, avviato in via sperimentale a luglio, nasce con l’obiettivo di rendere il museo un luogo di apprendimento e di scoperta, informale, aperto ed accogliente e soprattutto in continuità con la vita quotidiana, uno spazio sociale di incontro e di benessere. I mediatori culturali del museo sono stati formati per accogliere e accompagnare con la massima competenza nella visita le persone con demenza, e possono vivere e condividere un’esperienza con i loro cari, ritrovando una dimensione di socialità che restituisce valore alla loro vita>.

Il Paese Ritrovato riconosciuto nel World Alzheimer Report 2020 pubblicato da ADI (Alzheimer’s Disease International) come uno dei più qualificati riferimenti in campo internazionale unico in Italia e tra i pochissimi a livello mondiale è una delle più originali esperienze europee di Villaggio Alzheimer. Inaugurato nel febbraio del 2018, è un progetto che rivoluziona la cultura della cura. Situato alle porte della città di Monza, ricostruisce perfettamente un borgo con le case, la chiesa, le piazze, le vie, la palestra, il bar, il cinema-teatro, i laboratori, i piccoli negozi, il parrucchiere, le panchine ombrose e le passeggiate nel verde dei grandi giardini. La vita delle persone con demenza e dei loro familiari subisce un deciso cambiamento perché scorre nella sua autenticità, ricca di stimoli, incontri e opportunità, ritrovando una dimensione di socialità che restituisce valore alla vita.

di Cristina Tirinzoni

 

 

 

 

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