“Premio De Sanctis” per favorire l’inclusione e il supporto psicologico

Bebe Vio, medaglia di bronzo nel fioretto alle recenti Paralimpiadi di Parigi, è stata tra i principali protagonisti della cerimonia, in occasione della quale sono stati conferiti i Premi di Fondazione De Sanctis, un importante riconoscimento in memoria di Francesco De Sanctis, il Ministro della Pubblica Istruzione, che introdusse nel 1878 la ginnastica educativa nelle scuole, con l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere della popolazione.

«Ringrazio la Fondazione De Sanctis per questo importante riconoscimento, che premia l’impegno e il lavoro di tutti coloro che credono e sostengono il nostro progetto» ha commentato Bebe Vio Grandis al momento della premiazione. «Nell’occasione vorrei citare la “Bebe Vio Academy” che ha l’obiettivo di promuovere lo sport paralimpico e favorire l’inclusione, facendo in modo che bambini con e senza disabilità fisica possano giocare e crescere insieme. Lo sport è uno strumento eccezionale per la cura della salute della mente e del corpo, in grado di portare benefici sia all’individuo che alla società. Attraverso l’attività sportiva abbiamo modo di vedere come la passione e la forza di volontà siano in grado di spingerci oltre i nostri limiti e farci ripartire anche in mezzo alle difficoltà che la vita ci mette di fronte. Ho avuto la fortuna di praticare lo sport che amo di più ed è diventato il mio lavoro, ma soprattutto la mia vita».

Bebe Vio è tra i nove premiati della quarta edizione del “Premio De Sanctis per la Salute Sociale”. La cerimonia di premiazione è avvenuta presso la Sala Pompeo di Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, alla presenza del Presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, del Presidente del Premio De Sanctis, Gianni Letta, del Presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis e del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. E’ stata organizzata in collaborazione con Automobile Club d’Italia, Terna S.p.A. e Pro Format Comunicazione e il patrocinio Rai. L’evento ha ricevuto anche il riconoscimento di Egualia- Industrie Farmaci Accessibili e il supporto non condizionato delle aziende associate: ABC Farmaceutici, Accord Healthcare Italia, Baxter, Doc Generici, EG, LAB. Farmacologico Milanese, Medac Pharma, Salf, Sandoz, Teva Italia, Viatris Italia.

La Giuria – Presieduta da Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità – è composta da Andrea Abodi, Rocco Bellantone, Annamaria Bernini, Maria Emilia Bonaccorso, Maria Rosaria Campitiello, Maria Chiara Carrozza, Gerardo D’Amico, Alessandra Gallone, Gianni Letta, Alessandra Locatelli, Carla Vittoria Maira, Marco Mezzaroma, Robert Nisticò, Giorgio Pasotti, Valeria Pini, Patrizia Popoli, Luigi Ripamonti, Paola Severino.

Ecco i nomi dei premiati:

  • Per la categoria dipendenze da social e internet: Federico Tonioli, Psichiatra e Psicoterapeuta. Ha fondato e dirige il primo ambulatorio in Italia sulla dipendenza da internet, divenuto nel 2016 centro pediatrico interdipartimentale per la psico-patologia da web presso il Policlinico Gemelli di Roma. Giuseppe Lavenia, Psicologo Psicoterapeuta. Dal 2002 si interessa di dipendenze tecnologiche e si occupa di nomophobia (paura di rimanere senza telefono cellulare).
  • Per la categoria disturbi del comportamento alimentare: Fiorenza Sarzanini, Giornalista Corriere della Sera, autrice del libro intitolato “Affamati d’amore”, dedicato ai bambini e adolescenti che hanno sviluppato disturbi alimentari.
  • Per la categoria problematiche psichiatriche dell’età evolutiva: Stefano Vicari, Direttore di neuropsichiatria infantile presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma e Professore ordinario di neuropsichiatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
  • Per la categoria salute mentale e informazione per l’età adulta: Paola Carruba, per i podcast “Psicologia d’aiuto”: conoscere per riconoscere.
  • Per la categoria problematiche psichiatriche relative alla marginalità sociale: Don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, per la sua decennale opera di azione diretta, informazione, coinvolgimento politico e sociale. Dario D’Ambrosi, per un progetto che intreccia teatro e malattia mentale in un percorso capace di arricchire entrambi gli ambiti, trovando nuove modalità di espressione teatrale e offrendo sostegno a migliaia di famiglie coinvolte con pazienti affetti da problemi di salute mentale.
  • Per la categoria salute mentale nei disturbi di genere: Roberto Baiocco, Professore Ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È esperto di tematiche legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale e ha condotto numerosi studi e ricerche sulla salute mentale delle persone LGBTQ+, con particolare attenzione ai disturbi di genere.
  • Per la categoria resilienza: la forza della mente: Bebe Vio Grandis, dimostrazione vivente di quanto la determinazione, la forza di volontà e l’impegno riescano a far superare anche limiti fisici ritenuti invalicabili. Ideatrice del progetto Bebe Vio Academy, un programma inclusivo gestito dall’Associazione art4sport ONLUS che ha come obiettivo la promozione dello sport paralimpico e dell’integrazione, nel quale ragazze e ragazzi, con e senza disabilità, praticano sport.

Paola Trombetta

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