Un frugoletto di poche settimane di vita e una vacanza da organizzare in maniera per lui “ideale”, evitando inconvenienti o fattori di rischio che possano turbarne il benessere. Come fare, quali accortezze adottare? «La prima profilassi – spiega il professor Marcello Lanari della Società Italiana di Neonatologia (SIN) – è proteggere il bambino da condizioni che possano ingenerare disidratazione, quali temperature indoor o esterne troppo elevate, evitabili mantenendo gli ambienti temperati e ventilati (macchina compresa) e passeggiando nelle prime ore del mattino o a tarda sera, verso il tramonto». Così facendo si previene anche l’esposizione diretta ai raggi solari, secondo fattore di rischio per i bebé, corresponsabile dell’insorgenza di eritemi. «Non sono adatte creme solari – aggiunge il neonatologo – fatta eccezione per alcune preparazioni con filtro fisico, contenenti ossido di zinco o titanio, non troppo untuose per evitare l’occlusione dei pori. La protezione più efficace dal sole e dal caldo è affidata invece a un giusto abbigliamento: pochi abitini chiari e leggeri e un cappellino a falda larga». Calore è anche sinonimo di umidità che mette il neonato a rischio di dermatite, specie nelle zone occluse dal pannolino, come i glutei e le cosce, talvolta peggiorata da una sovrainfezione da parte di miceti (funghi) localizzata principalmente nelle pieghe delle gambine. «Per evitare condizioni di umidità e ristagno a contatto con il pannolino, nelle ore più calde della giornata, è possibile lasciare il bebé anche nudo, ma al primo sospetto di irritazione è ben rivolgersi al pediatra – raccomanda Lanari – che consiglierà un preparato specifico da applicare sulla parte colpita da candida». È questo il consiglio più prezioso dalla SIN: con un neonato non utilizzare mai farmaci senza il consiglio medico. «Il fai-da-te della mamma, con bimbi così piccoli, è troppo rischioso e ogni terapia, per qualsiasi problematica possa incorrere – aggiunge ancora Lanari – deve essere indicata dallo specialista».
E per scongiurare il pericolo di dover consultare un medico in vacanza per il proprio bebé, ecco i consigli preventivi e i “vero” e “falso” della SIN:
LOCALITA’ PRESCELTE
I neonati non possono andare al mare – FALSO
A condizione che vengano rispettate e garantite le condizioni climatiche ideali: preservazione di temperature temperate, uscite che escludano le ore più calde della giornata (dalle 11 alle 18) e abbigliamento adeguato (un solo strato di indumenti in fibra naturale e che lasci scoperti gambe e braccia). Particolare cura va prestata a coprire la testolina con un parasole e un cappellino a falda larga.
I neonati non possono andare in montagna – FALSO
Anche la montagna, in località che non superino i 2000 metri di altezza, è consentita per la vacanza dei bebé. Occorre tuttavia prevedere un soggiorno sufficientemente lungo (non un week-end) e una opportuna tappa intermedia di “acclimatamento” che permetta al neonato di adattarsi alle nuove condizioni atmosferiche e di altitudine. Anche l’abbigliamento dovrà essere adeguato alle temperature presenti.
MEZZI DI TRASPORTO
I neonati possono viaggiare in auto – VERO
L’abitacolo deve però essere in grado di garantire condizioni climatiche favorevoli e l’alloggiamento in un “ovetto” o “navicella”, opportunamente fissati al sedile secondo quanto previsto dal Codice della Strada.
Il neonato non può viaggiare in aereo – FALSO
Non è controindicato, ma sarebbe meglio rimandare una trasferta con questo mezzo quando il piccolo è più grandicello. C’è infatti il rischio che il neonato venga sottoposto a uno stress correlato a eventuali sbalzi di temperatura E di pressione, a luce e rumori disturbanti specie nelle fasi di atterraggio e decollo. Soprattutto in questi due momenti, è utile stimolare frequentemente la suzione, riducendo così la possibilità che la chiusura della comunicazione tra faringe e orecchio medio crei depressione atmosferica e dunque dolore. Inoltre anche l’abitacolo dell’aereo potrebbe presentare condizioni igieniche non appropriate alle immature difese immunitarie dei piccolini. In ogni caso, è sempre consigliato prendere contatti preventivi con la Compagnia Aerea.
STILI DI VITA
Il neonato deve bere acqua – FALSO
Una corretta dieta lattea soddisfa i fabbisogni calorici e liquidi necessari a mantenere una corretta idratazione, ancor più se il bebé è allattato al seno. Quest’ultimo, poi, grazie all’alto contenuto di immunoglobuline secretorie materne e di altre sostanze (citochine), è un potente antinfettivo con proprietà antibatteriche e antivirali che proteggono il bambino da diverse forme di infezione.
Utilizzare sempre creme protettive prima dell’esposizione solare – FALSO
La miglior prevenzione delle scottature e dell’eritema è una scarsa e mai diretta esposizione solare.
FATTORI DI RISCHIO
Punture di insetti – VERO
Evitare aree e luoghi nei quali siano presenti molti insetti. Per prevenire le punture, specie nelle ore serali, sono indicati metodi barriera scelti fra zanzariere poste su culle, carrozzine e alle finestre. Sono sconsigliati invece fornelletti o repellenti da spruzzare sulla cute e gli abiti che possono emanare sostanze potenzialmente tossiche.
Bagni in piscina o nel mare – VERO
Raramente la temperatura e la composizione con prodotti clorati e la contaminazione dell’acqua delle piscine sono idonee ai neonati. Anche l’acqua di mare, per le basse temperature, è poco adatta al bagnetto nelle prime settimane di vita.
Farmaci – VERO
Non va somministrato al neonato alcun medicamento, salvo espressa prescrizione medica.
FATTORI PROTETTIVI
Massima igiene – VERO
Un’attenzione particolare va riservata alla pulizia delle tettarelle, di tutto ciò che va in bocca del bambino, e all’accurato e ripetuto lavaggio delle mani specie da parte di chi accudisce il bambino.
ALTRE MALATTIE DA CALORE
Infezioni intestinali – FALSO/VERO
Possono accadere, ma sono più rare nel neonato, che si alimenta con latte materno (antibatterico per eccellenza) rispetto al rischio dei bambini più grandi.
VERI CAMPANELLI DI ALLARME
Per la disidratazione. Non sono da sottovalutare la secchezza delle mucose (della lingua ad esempio) la scarsa emissione di urine rilevabile da un pannolino spesso asciutto, un avvallamento della fontanella.
Stati di altri malesseri. Un’alterazione dei ritmi sonno/veglia, ossia quando il piccolo tende a essere eccessivamente soporoso, a non svegliarsi, a non terminare i pasti, a mangiare troppo poco; una certa flaccidità muscolare (ipotonicità) ma anche un respiro particolarmente frequente (oltre i 30-40 atti al minuto), particolari rumori nel corso del respiro; un pianto inconsolabile senza motivazione apparente sono situazioni che meritano di essere indagate. Anche un’eccessiva irritabilità o la fatica ad addormentarsi possono essere segnali di qualcosa che non va.
CONTROLLI POST-VACANZIERI
Effettuare esami specifici – FALSO
Il piano di controlli pediatrici prevede già visite in tempi ravvicinati (nelle prime settimane e al terzo mese di vita) che non suggerirebbero ulteriori accertamenti, salvo situazioni particolari e contingenti che possono spingere la mamma ad andare dal pediatra o dallo specialista in diversi momenti da quelli “da calendario”.
di Francesca Morelli
ALLATTAMENTO AL SENO: E’ SEMPRE LA MIGLIORE NUTRIZIONE
In montagna o al mare, in occasione di pochi giorni o lunghi week-end, in trasferte di lavoro, alimentare il bebé con latte materno oggi è più semplice, facile e sicuro. Grazie a nuovi tiralatte (prodotti da Medela), pensati per essere utilizzati fuori casa e preservare le migliori qualità dell’alimento. Compatto, leggero, di piccole dimensioni tali da garantire ampia libertà di movimento durante l’estrazione e praticità nel trasporto, questo innovativo tiralatte elettrico è dotato di una batteria al litio ricaricabile con una durata di almeno 3 ore e di un kit per la raccolta, la refrigerazione e il trasporto del latte materno.
Questo nuovo tiralatte consente anche l’estrazione simultanea da entrambi i seni con notevoli vantaggi sull’aumento e il mantenimento della produzione del latte. Studi scientifici condotti nel 2011 attesterebbero, con questa doppia e concomitante modalità, un’estrazione di latte del 18% superiore rispetto a quella sequenziale dai due seni, 80% del volume di latte rimosso nei primi 6 minuti; una produzione di latte con contenuto energetico più elevato, particolarmente importante in caso di bambini prematuri. Ma i benefici ci sono anche per la mamma: l’elevato contenuto energetico del latte sarebbe indice di un maggiore drenaggio del seno quale importante ausilio per il mantenimento della lattazione; maggiori livelli di prolattina favorirebbero l’aumento nella produzione di latte. A cui si aggiunge anche un risparmio di tempo: la metodica risulta essere due volte più veloce dell’estrazione singola per ottenere lo stesso quantitativo di latte materno. (Francesca Morelli)
CONSIGLI PER “SORR..ISI” SANI
Snack, succhi di frutta, gelati, caramelle, dolciumi in genere, focacce, pizze, bomboloni: tutti alimenti estivi ko per la salute dei denti, specie dei più piccoli che placano la fame con troppi cibi tappabuchi da spiaggia ricchi di zuccheri, acidi e sostanze gassose. E complice, oltre all’alimentazione, anche la scarsa igiene e attenzione alla salute della bocca in tenera età, l’insidia per carie e altri problemi del cavo orale è dietro l’angolo. Causati anche dall’informazione: primo falso mito da sfatare è che i denti da latte non vadano curati perché poi cadono. «E’ un errore – sostengono i dentisti dell’Istituto Stomatologico Italiano (ISI – www.isimilano.eu) – perché i dentini da latte (decidui) sono fondamentali per il successivo sviluppo della bocca, per la funzione masticatoria, la crescita regolare della mandibola e della mascella perché concorrono a una corretta eruzione dei denti permanenti, ma anche per lo sviluppo del linguaggio e della fonazione». Dunque, fin dalla nascita, occorre la giusta prevenzione per garantire ai piccoli bei “SorrISI” anche da adulti e, nell’immediato, vacanze senza mal di denti. Ecco dai dentisti dell’ISI, qualche semplice regola d’oro:
1) Lavare i denti tutti i giorni (anche d’estate), tre volte al giorno, dopo ogni pasto ma con particolare attenzione a quello della sera perché durante il giorno i denti sono protetti dall’azione antibatterica naturale della saliva, mentre di notte possono essere attaccati dai batteri con più facilità dando via libera alla formazione delle carie. Fino ai sei anni, utilizzare un dentifricio contenente 500 ppm di fluoro, e successivamente con 1000 ppm. Nel neonato o nei bimbi molto piccoli, invece, è bene pulire le gengive con una garzina almeno due volte al giorno e alla comparsa del primo dentino, iniziare subito la pulizia con uno spazzolino con setole molto morbide.
2) Alimentazione sana e niente (o pochi) cibi fuori pasto, specie quelli ricchi di zuccheri come succhi di frutta, caramelle, gelati che facilitano la formazione della placca, annullando l’ azione dello spazzolino.
3) Non fare addormentare i bambini con biberon di latte, succo di frutta o tisane zuccherate. Una abitudine pre-nanna causa di carie, come lo è il ciuccio immerso in miele o zucchero.
4) Se spunta il primo dentino, tra i quattro e gli otto mesi, provocando un lieve arrossamento della gengiva che causa nel bambino pianto, irrequietezza, difficoltà a prendere sonno utilizzare appositi giocattoli contenenti liquido refrigerante che danno sollievo al fastidio, biscotti che favoriscono il massaggio gengivale o pomate specifiche a base di sostanze naturali (timo, calendula, malva, camomilla). Evitare miele o altre sostanze zuccherine che possono stimolare la carie.
5) E se cade un dente in vacanza? Non è evento raro: Corse, giochi all’aria aperta possono facilitare traumi e gli incidenti a carico dei denti. In caso di rottura di un grosso frammento o perdita di un dente permanente, è necessario recarsi tempestivamente dal dentista per poter intervenire nel più breve tempo possibile; se il dente è da latte, è bene effettuare una visita per valutare l’uso eventuale di un mantenitore di spazio in attesa che il dente permanente cresca.
6) Se un dente permanente o da latte si caria, subito dal dentista! È importante intervenire rapidamente per evitare la degenerazione del processo carioso o altri danni per la salute della bocca.
7) Per alleviare il fastidio di un dente cariato in attesa dell’intervento del dentista, tenere la zona interessata pulita il più possibile e se la lesione si trova tra due denti fare uso del filo interdentale. Se il dolore è particolarmente intenso, sotto prescrizione medica, si può ricorrere a un antidolorifico (paracetamolo).
8) Si parte per mete esotiche o verso paesi con scarse condizioni igieniche? È bene effettuare una visita medica dal dentista di fiducia e in caso di bambini con apparecchi ortodontici, accertarsi che i dispositivi siano in buono stato e non richiedano manutenzione.
di Francesca Morelli