Il 20% delle giovani donne, nella fascia d’età tra 20 e 24 anni, fuma. Una percentuale che continua ad aumentare, mentre sembra essere in lieve diminuzione nei maschi. E’ questo il principale motivo dell’aumento di incidenza in Italia del tumore al polmone nelle donne, per le quali questa patologia è la terza causa di morte, dopo il tumore al seno e al colon. «Il tabacco provoca più morti di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Ed è responsabile di almeno 25 malattie (dal cancro al polmone alle malattie cardiovascolari, respiratorie e così via). Nonostante negli ultimi dieci anni il consumo di tabacco si sia ridotto di oltre il 25%, si stima che ci siano ancora 10 milioni di fumatori sopra i 14 anni (6,2 milioni uomini e 4,1 milioni donne). Sempre nel nostro Paese, vengono attribuiti al fumo di tabacco tra 70 mila e 83 mila morti l’anno, più di un quarto delle persone comprese fra 35 e 65 anni d’età». Sono i dati allarmanti riportati dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione della Campagna anti-fumo che è partita in questi giorni e ha come slogan: “Fumi? Ma che, sei scemo”. Sulle principali Reti nazionali andranno in onda quattro video, il cui testimonial sarà Nino Frassica. Filo conduttore della Campagna è l’ironia. “Scemo è chi fuma e usa il cellulare mentre guida. Come pure chi fuma e va in moto senza casco. E anche chi fuma in presenza di una donna in gravidanza. O chi fuma in auto con i bambini”, cita negli spot Nino Frassica. I video saranno diffusi via web e condivisi sui social network, a partire dai primi di ottobre. Entro questa data è prevista anche la definizione del decreto legislativo che recepisce la direttiva della Comunità europea sull’omologazione delle norme relative alla lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco. Tra le principali novità del decreto: niente più pacchetti da dieci sigarette e nemmeno confezioni di tabacco da arrotolare con meno di 30 grammi di tabacco; requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche che contengano nicotina; divieto di vendita on-line di prodotti del tabacco ed e-cig; divieto di vendita ai minori di e-cig e ricariche contenenti nicotina; divieto di fumo nei veicoli che trasportano anche minori e donne in gravidanza. E’ previsto inoltre l’obbligo di scrivere sulle confezioni di sigarette i danni che il fumo può arrecare, con frasi tipo: “Il fumo uccide: smetti subito!”. Ugualmente sulle sigarette elettroniche, dovrà esserci l’avvertenza: “Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza”.
di Paola Trombetta