“La donna al centro” di sei appuntamenti sulla salute “di genere”: sono partiti il 12 febbraio all’Istituto Europeo di Oncologia e proseguiranno con cadenza bimensile, ovvero il 26 febbraio, il 12 e 26 marzo, il 9 e 23 Aprile. L’alimentazione farà da filo conduttore a tutti gli incontri su temi cari alle donne: i cambiamenti fisiologici nelle varie fasi della vita, i tumori che incidono sulla salute delle donne, ma non sono prettamente femminili, la prevenzione e trattamento dei tumori in rosa, il ruolo dello stile di vita e infine, il benessere del cuore. Tutti argomenti importanti, ma non è un caso che gli eventi si siano aperti parlando proprio di alimentazione. La prima ragione è istituzionale perché a promuoverli è SmartFood, il progetto dell’Istituto Europeo di Oncologia, supportato dalla Fondazione IEO-CCM. La seconda invece è scientifica e impegna da un lato medici, nutrizionisti e ricercatori nello studio dei cibi protettivi per la salute, rendendo applicabili nella quotidianità i risultati di queste ricerche “alimentari”, cercando di implementare campagne di informazione e sensibilizzazione dedicate alle donne.
«Oggi sappiamo che la durata della vita e l’incidenza delle malattie sono fortemente influenzati da alcuni geni su cui il cibo può agire», dichiara il professor Pier Giuseppe Pelicci, direttore della Ricerca IEO e responsabile di SmartFood. Questo significa che è nostra responsabilità poter scegliere di mangiare in modo salutistico e favorire il benessere dell’intero organismo. «Attraverso una dieta equilibrata l’organismo riceve, oltre a un apporto ottimale di nutrienti, anche sostanze che svolgono un ruolo protettivo o preventivo nei confronti di malattie cronico-degenerative e dell’obesità che è, a sua volta, un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari, tumori e diabete», puntualizza la dottoressa Lucilla Titta, nutrizionista e coordinatrice di SmartFood.
Questo ciclo di incontri dunque ha un importante obiettivo educazionale anche in funzione dell’allungamento della vita media (il nostro Paese è infatti fra i più longevi della terra), che porta con sé il rischio di molte malattie croniche dovute spesso a comportamenti scorretti. Rivolgersi anzitutto alle donne non è pertanto intenzionale: sono infatti le care-giver, depositarie e promotrici di messaggi di salute all’interno della famiglia, ma sono anche coloro che raggiungono la “maggiore età” con qualche problema in più. Gli ultimi dati del Ministero della Salute indicano che la vita media delle donne italiane è di oltre 84,4 anni contro i 79 degli uomini, dove però a stare meglio sono gli uomini che hanno una minore incidenza di malattie croniche.
«In Italia – spiega Francesca Ghelfi, nutrizionista di SmartFood – quasi il 24% delle donne soffre di due o più patologie croniche, contro il 16% degli uomini. Da qui l’importanza di promuovere una maggiore consapevolezza, sociale e individuale, sui fattori che mettono a rischio la salute femminile». E le scelte alimentari, quando orientate al benessere, possono proteggere la salute della donna dall’infanzia alla menopausa. Per sensibilizzare all’importanza della giusta e buona nutrizione, a ogni appuntamento i partecipanti saranno omaggiati di un menù giornaliero in accordo alla tematica sviluppata, assieme alle raccomandazioni per un’alimentazione preventiva e a una ricetta nella quale cimentarsi ai fornelli.
Ma non è tutto, perché mangiare bene ha anche un’altra valenza: le evidenze scientifiche suggeriscono infatti che la dieta più protettiva per la salute, quindi a base di alimenti prevalentemente di origine vegetale, è anche la più sostenibile (ed economica) per la tutela del Pianeta. «La promozione di un’alimentazione più ricca di frutta, verdura, cereali e legumi – conclude Lucilla Titta – può essere una risposta efficace per far fronte all’incalzante aumento di patologie croniche e al sempre più attuale problema del consumo di risorse della Terra. Nulla come il cibo sembra indicare il legame profondo che esiste tra salute e sostenibilità».
Un valore, quello degli incontri de “La Donna al Centro”, riconosciuto anche da EXPOMilano2015 che ha conferito il patrocinio di WE/Women for Expo, il progetto dedicato alla nutrizione e cultura femminile, nato con la convinzione che la sostenibilità del Pianeta passa attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura e che le artefici di questo nuovo patto per il futuro saranno proprio le donne.
di Francesca Morelli