TUMORE AL POLMONE: PER LA DIAGNOSI BASTA UN PRELIEVO DI SANGUE

E’ donna, ricercatrice e direttore dell’Unità di Genomica Tumorale dell’Istituto dei Tumori di Milano. E proprio in occasione della Giornata della ricerca, promossa dall’AIRC (www.airc.it), Gabriella Sozzi (nella foto) è balzata agli onori della cronaca medico-scientifica per aver presentato nell’ambito della conferenza dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (AACR) di San Diego in California, i risultati di uno studio, pubblicato in questi giorni sul Journal of Clinical Oncology (JCO), in riferimento a un test del sangue che individua precocemente il tumore al polmone, soprattutto nei forti fumatori. «Il test si basa sull’identificazione e l’analisi di alcune piccole molecole, microRNA, presenti nel sangue, che possono segnalare fino a due anni prima che il tumore sia visibile alla TAC, la presenza e il rischio di sviluppare un cancro al polmone», conferma la dottoressa Gabriella Sozzi. «I campioni di sangue raccolti nel corso di uno studio retrospettivo su 939 forti fumatori, Multicentric Italian Lung Detection (MILD), hanno dimostrato una sensibilità dell’87% nell’identificare il tumore al polmone, sottolineando l’elevata specificità del test nel riconoscimento degli individui che non erano malati di cancro e la riduzione dell’80% il numero dei falsi positivi individuati dalla TAC spirale, che aveva identificato noduli sospetti in forti fumatori non malati di cancro polmonare».

«Questa riduzione dell’80% di falsi positivi, ottenuta combinando i risultati del test dei microRNA e della TAC spirale è particolarmente rilevante da un punto di vista clinico per diminuire il numero dei pazienti “falsi positivi”, ovvero risultati positivi all’indagine radiologica, ma non malati di cancro polmonare», sottolinea il dottor Ugo Pastorino, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. «Questo porterebbe alla riduzione di costi e rischi associati alle ripetute indagini radiologiche o all’uso di altre metodologie diagnostiche invasive per il paziente. E si potrebbe persino ipotizzarne l’utilizzo, in futuro, come test di pre-screening per selezionare quei fumatori, più a rischio di sviluppare un tumore polmonare, da sottoporre ad esami più approfonditi». La ricerca potrebbe orientarsi anche ad altri marcatori tumorali.

«Numerosi biomarcatori con valenza diagnostica e prognostica sono stati identificati recentemente, ma pochi hanno superato la prova della validazione e sono diventati veri strumenti della pratica clinica, come questo test molecolare si appresta a diventare», ha dichiarato il dottor Marco Pierotti, Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. «Questo studio, oltre al valore scientifico di validazione diagnostica confermata su grandi numeri, rappresenta un successo anche strategico della politica della Fondazione INT volta a promuovere il trasferimento tecnologico delle scoperte prodotte dalla sua ricerca di alta qualità. Una testimonianza evidente della qualità e dell’impegno dei nostri ricercatori che sono in grado di ottenere risultati di rilevanza scientifica in ambito internazionale, come ha dimostrato questo studio». Il lavoro è frutto della collaborazione tra l’Unità di Genomica Tumorale, l’Unità di Chirurgia Toracica e di Radiologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, il gruppo di Carlo la Vecchia dell’IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. E’ stato finanziato dall’Associazione Italiana Ricerca Cancro (AIRC).

Circa 1,1 miliardi di persone nel mondo sono fumatori e negli Stati Uniti ci sono circa 19 milioni di forti fumatori, cioè di coloro che fumano almeno un pacchetto di sigarette al giorno e che sono fumatori da decine di anni. La TAC spirale è attualmente il metodo consigliato per lo screening del tumore al polmone negli individui ad elevato rischio per la malattia, principalmente forti fumatori. Lo studio pubblicato nel 2011 sul New England Journal of Medicine ha riportato i risultati dello studio Americano NLST, che ha dimostrato una riduzione del 20% della mortalità per cancro polmonare nei forti fumatori sottoposti all’indagine radiologica con la TAC spirale in confronto all’uso della radiografia al torace. Nello studio NLST il 24,2% dei soggetti testati erano risultati positivi per il cancro polmonare e la maggior parte di questi era stata sottoposta ad indagini cliniche aggiuntive per confermare la diagnosi. Le ulteriori analisi avevano indicato che il 96,4% dei casi positivi alla TAC spirale erano falsi positivi. E’ stato quindi auspicato lo sviluppo e l’utilizzo di test molecolari per la riduzione dei costi e dei rischi associati con ripetute analisi radiologiche, e con altri trattamenti invasivi e non necessari, quali biopsie e interventi chirurgici.

Per meglio valutare la combinazione del Test dei micro-RNA e la Tac spirale, è partito lo scorso anno all’Istituto Nazionale dei Tumori lo studio BIOMILD: ha già arruolato più di 800 volontari, grandi fumatori con più di 50 anni.

Le informazioni si trovano sul sito: www.biomild.org. Sarà interamente finanziato dall’AIRC. In occasione della Giornata dedicata alla Ricerca,sono stati raccolti fondi attraverso la vendita, in più di 2 mila piazze italiane, delle arance di Sicilia. Per info: www.airc.it ; www.arancedellasalute.it; numero verde: 840 001 001.

di Paola Trombetta

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