PARTORIRE A BETLEMME IN UN OSPEDALE D’ECCELLENZA

Si chiama Mariam, pesa tre chili e mezzo, ed è nata la scorsa settimana all’Ospedale della Sacra Famiglia di Betlemme, da genitori originari di un piccolo villaggio vicino a Hebron. E appena nata, già detiene un primato: è il 60millesimo bambino partorito in questo Ospedale che rappresenta il centro materno-infantile di riferimento per tutto il Medio Oriente.

L’Ospedale della Sacra Famiglia, gestito dal Sovrano Ordine di Malta, offre alle donne di qualsiasi nazionalità o religione della Cisgiordania, l’unica possibilità di dare alla luce i propri bambini in condizioni sanitarie adeguate e sicure. Dal 26 febbraio 1990 a oggi sono nati 60mila bambini: da mille parti all’anno si è passati oggi a circa 3mila. In realtà la storia di questo ospedale è molto antica e risale alla fine del XIX secolo, epoca in cui già forniva servizi medici, ostetrici e chirurgici alla popolazione di Betlemme. Nel 1985 l’ospedale dovette chiudere, a causa del conflitto arabo-israeliano. Ma dopo qualche anno l’Ordine di Malta, con il contributo dell’Unione Europea, riesce a riaprire gli ambulatori e un reparto di degenza destinato alla maternità con 28 posti letto. «Ho voluto partorire qui, nel 1994 e nel 1995, le mie figlie Lordina e Natasha perché la considero una struttura sanitaria di massima efficienza e professionalità», tiene a precisare Vera Baboun, primo sindaco donna di Betlemme, docente di Letteratura inglese all’Università e presidente della ONG palestinese “Guidance and training Centre for Family and Children”. Del resto, ci confida, era nata lei stessa 49 anni fa in questo ospedale.

Oggi la struttura ha raggiunto una capienza di 62 posti letto con un’équipe di 140 dipendenti, tra medici internisti, ginecologi, ostetriche, infermieri, paramedici e personale amministrativo. Sono attivi i reparti di Ginecologia, Neonatologia, Medicina generale e Day Hospital. La struttura dispone anche di 18 Unità di Terapia Intensiva Neonatale, con attrezzature che nulla hanno da invidiare rispetto a quelle occidentali. E molti bambini, nati pre-termine, non sarebbero sopravvissuti se non ci fosse stato questo centro specializzato.

L’Ospedale della Sacra Famiglia è anche dotato di una clinica mobile neonatale, con ginecologo, ostetrica e pediatra a bordo, per permettere al personale medico di prestare assistenza anche alle pazienti che vivono nei villaggi sparsi nel deserto di Giuda, in zone spesso impraticabili, magari prive di acqua potabile ed energia elettrica. «Raggiungere le zone più remote e le persone bisognose di cure è un compito prioritario del personale medico di questo ospedale, che unisce l’alto livello delle prestazioni sanitarie allo spirito umanitario e sociale», commenta Vera Baboun. «Questa struttura, che si distingue per la qualità dell’assistenza e delle cure alle mamme e ai bambini, sia prima che durante e dopo il parto, è un punto di riferimento non solo per la città di Betlemme, ma anche per tutte le Regioni circostanti fino ai villaggi sperduti nel deserto».

Negli ultimi anni si stanno attuando ampliamenti della struttura ospedaliera. Nel 2010 è stato inaugurato il nuovo Ambulatorio di Diabetologia, specializzato nel trattamento del diabete gestazionale che causa il 15% dei parti prematuri. L’Ospedale organizza anche un programma didattico rivolto alle madri per la cura dei propri figli, che conclude il percorso di assistenza alla gravidanza, in un Paese dove non esiste il Servizio sanitario pubblico. Le spese di gestione dell’Ospedale sono sostenute dall’Ordine di Malta, con fondi raccolti dalle varie Associazioni che fanno capo all’Ordine, in particolare quella francese, ma anche tedesca, svizzera, irlandese, americana: ai pazienti viene chiesto solo un contributo in base alle loro disponibilità economiche. E chi è indigente, viene assistito gratuitamente per tutta la gestazione fino al parto.

Per ulteriori informazioni sull’Ospedale, consultare i siti: www.holyfamilyhospital-bethlehem.org

www.orderofmalta.int

 

di Paola Trombetta

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