Un tempo le nostre nonne avevano talmente pochi cicli mensili che neppure si accorgevano: tra gravidanze, allattamento, aborti e maggiore mortalità, le mestruazioni non raggiungevano le 150 nell’arco della vita. Oggi sono almeno 480 i cicli mensili e per 13 volte l’anno, tre milioni di italiane fanno i conti con dolore, astenia, stanchezza e “grande imbarazzo”, a causa di mestruazioni troppo abbondanti. Una recente indagine condotta in 15 Paesi e presentata in questi giorni al Congresso internazionale di Endocrinologia ginecologica di Firenze, ha evidenziato come le donne che soffrono di questo problema, hanno forti ripercussioni sul loro benessere. Il 53% delle intervistate ha dichiarato di dover rinunciare allo sport, il 38% ai viaggi, il 25% si sente limitata nella vita sociale, il 23% ha difficoltà nelle mansioni domestiche, il 18% rinuncia addirittura al lavoro. <Le mestruazioni abbondanti sono la causa più comune di anemia che riduce l’energia, causando astenia, debolezza, fino alla depressione> conferma la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia medica del San Raffaele-Resnati di Milano. <Ma non solo. La mestruazione è un fenomeno infiammatorio che può provocare sintomi di vario genere: dal gonfiore e dolore addominale, alla cefalea, alla tensione mammaria, fino alla comparsa di una vera e propria patologia come l’endometriosi. Lo sfaldamento dell’endometrio, infatti, si associa a iperattività e conseguente rottura dei mastociti (cellule fondamentali nella risposta infiammatoria), all’aumento di citochine, molecole infiammatorie che possono interessare altri tessuti e apparati. Per questo è indispensabile una valutazione sistemica delle problematiche legate alla mestruazione. Non ci si può limitare alla prescrizione di antidolorifici o antinfiammatori “sintomatici”, ma occorre risalire alle cause del problema e adottare una terapia risolutiva e che ripristini l’equilibrio ormonale alterato, utilizzando, se possibile, molecole sempre più simili a quelle naturali>. Tra queste si è rivelata particolarmente promettente, nel caso di mestruazioni abbondanti, la pillola con estradiolo naturale, analogo a quello prodotto dall’ovaio, e il progestinico dienogest, che ha ottenuto di recente l’indicazione dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nel trattamento dei flussi mestruali abbondanti. Uno studio pubblicato sull’European Journal of Contraception & Reproductive Health conferma l’88% di riduzione del flusso mestruale dopo 6 mesi. <Gli studi più recenti hanno dimostrato una significativa riduzione del sanguinamento mestruale (76,2% a 90 giorni e 88% dopo sei cicli di trattamento)> conferma il professor Francesco Maria Primiero, associato di Ginecologia e Ostetricia alla Sapienza Università di Roma. <Anche nei casi di sanguinamento eccessivo, nei due terzi delle pazienti trattate i flussi erano rientrati nella norma. Dopo oltre due anni di utilizzo, i risultati degli studi sono confermati nella pratica clinica, con grande soddisfazione delle donne che avevano scelto questa pillola come contraccettivo>.
di Paola Trombetta