Sessualità e amore: “evergreen” per tutta la vita di una donna. Col passar degli anni, infatti, passione e sentimenti si colorano di tinte diverse, ma non stingono. Anzi: dopo i 50 anni, si apre una nuova stagione dell’amore, che nulla ha da invidiare alle precedenti. A volte, è ancor più intensa e soddisfacente di quelle giovanili, quando le preoccupazioni per tirar su i figli o per raggiungere una certa stabilità economica spesso tolgono spazio all’intimità di coppia.
Per vivere al top la sessualità over 50, però, occorre sapere come si modificano eros e affetti con l’età, imparando a trovare nuovi equilibri nel rapporto a due: nella vita di tutti i giorni, ma anche sotto le lenzuola… E saper gestire quei problemi della donna come la secchezza vaginale, il dolore durante i rapporti o del partner come la disfunzione erettile, che viene spesso sottovalutata, ma riguarda oltre 3 milioni di uomini, di cui l’80% non chiede aiuto. E’ la donna, quasi sempre, a convincere il partner a rivolgersi allo specialista. Proprio in questi giorni (dal 4 maggio al 20 luglio) parte la Campagna “Chiedi-aiuto.it”, con informazioni e visite gratuite su tutto il territorio nazionale, promossa dalla SIA (Società Italiana di Andrologia), SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità) e SIU (Società Italiana di Urologia), con il contributo di Ely Lilly. Per saperne di più: www.chiedi-aiuto.it
Per conoscere più a fondo il vissuto della sessualità “matura”, abbiamo intervistato Emma Chiaia, counselor di sessuologia, autrice del libro “Amore e sessualità dopo i 50 anni… e se fosse meglio ora?” (edizioni Red) e del blog: www.vitafelice.it.
Cosa cambia nella sessualità femminile dopo i ‘50?
<Dopo la menopausa, si verificano alcuni cambiamenti che, se mal interpretati, possono essere vissuti come una débacle che manda in tilt desiderio e voglia di intimità. I maggiori responsabili: secchezza vaginale e il dolore durante la penetrazione. Non tutte le donne le sperimentano e sono un effetto alla caduta degli estrogeni, un calo che rende più sottili e fragili le pareti vaginali. I rimedi però ci sono: l’uso di gel per reidratare le zone intime, preparandole al rapporto, o preliminari più lunghi e su misura per l’età>.
Anche l’approccio al sesso cambia nella seconda metà della vita?
<Sì, e molte donne riscoprono un incontro dei corpi più “morbido”, calmo e “femminile”. Non solo: i tempi si allungano perché anche il maschio è meno frettoloso e non c’è bisogno di “rincorrere” i suoi tempi, che dopo i ’50 sono naturalmente più slow. E allora, l’erotismo ha modo di raffinarsi, di scegliere la lentezza del tantra, la profondità delle carezze, il sapore dei baci, la scoperta dei lunghi contatti, diventando un “vero” piacere. Da dare e ricevere.
Insomma, un sesso meno “atletico” ma che non toglie nulla al rapporto…
<Esatto: il sesso non ha un minor impatto rispetto al passato perché è l’incontro tra due persone che hanno imparato a gestire e a comunicare la sessualità al più alto livello della propria esistenza. L’intimità sotto le lenzuola, perciò, può dar vita a momenti ricchi di profondità e di significato. A patto, però, di scoprire la grande potenza della rassicurazione>.
In che senso?
<Le naturali modificazioni della sessualità, soprattutto quella maschile (un’erezione meno rapida e duratura, un ritardo nell’orgasmo, per esempio) possono innescare una serie di incomprensioni nella coppia che possono farla “traballare”. La donna che si accorge che il partner ha una prestazione meno efficiente, per esempio, può colpevolizzarsi, pensando di essere meno attraente e desiderabile per il proprio compagno. Per molte, la reazione è quella di tirarsi da parte, temendo di essere ferite e respinte. Lui, da parte sua, può interpretare questo allontanamento come il risultato di una performance inadeguata e una minore virilità. Risultato: un circolo vizioso che può creare tensione e depressione che uccidono il desiderio>.
La soluzione?
<Parlare col partner, non per giustificarsi o per accusarlo, ma solo per capire cosa sta succedendo. Spesso, un dialogo a cuore aperto e rassicurante può risolvere le incomprensioni sul fronte sessuale. Se questo non basta, è bene mettere in conto che magari ci possono essere in ballo anche veri problemi organici che rendono difficile la sessualità maschile. La soluzione? Parlarne con il medico di famiglia o con l’andrologo per valutare se è il caso di ricorrere alle “pillole dell’amore”, usate non come doping del sesso, ma come vera cura da effettuare sotto controllo specialistico>.
di Ida Macchi