BASTA UN MAZZO DI MIMOSE……

 

8 marzo: una giornata tutta al femminile, anche se “quel mazzetto di mimose” per qualcuno rimane ancora una sorta di alibi per mettersi l’animo in pace e liquidare con un gesto 364 giorni di velato antifemminismo. Insomma, a volte sembra che la rivoluzione rosa abbia avuto luogo nelle teste, ma un po’ meno nei fatti. Ma è proprio così? Ne parliamo con Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta, scrittrice e presidente della Fondazione “Movimento Bambino”.

Donne e mondo produttivo: oggi è un binomio più equilibrato?

Apparentemente sì: ci sono le pari opportunità, anche se nei momenti di crisi come quelli che viviamo, le donne sono le prime ad essere discriminate. Il mondo del lavoro privilegia gli uomini, ma Fornero e Monti hanno riconfermato proprio di recente che se non aumenta il numero di donne al lavoro il paese non cresce. Insomma l’occupazione femminile ha una funzione strategica ed è un capitale dormiente che non può andare sprecato. Soprattutto per le sue irripetibili qualità “rosa”: capacità di conciliare e di costruire relazioni umane  

Anche per questo le donne al potere stanno aumentando ….

Sì, il numero delle donne premier è raddoppiato negli ultimi vent’anni: c’è l’argentina Cristina Fernandez de Kirchner o la liberiana Ellen Johnson Sirleaf, che ha recentemente ricevuto (assieme ad altre due donne) il Nobel per la Pace. E poi l’inossidabile “Cancelliera” di Germania, Angela Merkel, o Christine Lagarde a capo del fondo monetario internazionale. Nulla di strano: le donne hanno un cervello con un 30% in più di connessioni tra i due lobi …insomma un cervello  multitasking di cui possono andare orgogliose.

E’ cambiato qualcosa anche nei rapporti di coppia?

Le giovani donne sono ormai consce che i ruoli in casa sono intercambiabili, anche se la famiglia rimane purtroppo ancora il luogo dove si consuma la violenza domestica di cui sono loro le prime vittime. Oggi, però, le donne non tacciono e non stringono più un sottile patto di silenzio con i loro carnefici. Reagiscono, escono allo scoperto, denunciano!

Insomma oltre alle mimose c’è qualcosa di più….

Si, e le giovani devono esserne consapevoli: hanno il mondo in mano. L’essere donne è un valore assoluto in sé e la vera emancipazione è la valorizzazione delle differenze di genere.Non è necessaria nessuna competizione con il maschio, nessuna gara,ma rapporti improntati al confronto e all’integrazione. Soprattutto basta rincorrere il ruolo di soggetti tuttofare con cui hanno convissuto le nostre mamme e nonne: oggi è importante essere semplicemente se stesse!

di Ida Macchi

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