Per la propria attività ha coniato una definizione precisa: “Wellness cooking trainer”, la cuoca del benessere, andando così a creare una figura professionale nuova di zecca, che si propone di affiancare medici, naturopati e nutrizionisti, ideando piatti espressamente pensati per quanti soffrono di intolleranze o patologie alimentari.
È stato infatti per fornire un’alternativa concreta, traducendo in ricette gustose le restrizioni a cui molti devono attenersi a tavola, che Roberta Fetoni, giovane cuoca romana trapiantata a Milano, ha messo a punto una particolare cucina, affiancata dal naturopata Ermanno Ramazzin, con il quale ha fondato il Centro Naturopatico di Senago (Mi), dando vita col tempo anche a una vera e propria linea di prodotti.
Abbiamo incontrato Roberta in occasione del Convegno “Cibo e Salute, dalla scienza alla tavola”, tenutosi lo scorso 3 ottobre a Stresa. Qui, accanto a chef stellati del calibro di Pietro Leemann, Theo Penati e Marco Sacco, Fetoni ha illustrato la propria esperienza professionale, strettamente intrecciata a quella personale, che l’ha portata a escludere gli alimenti chiamati in causa nelle più diffuse intolleranze: glutine, riso e mais, latticini, zucchero (inteso come saccarosio), lievito, conservanti e solanacee (pomodori, patate, melanzane e peperoni), per privilegiare, invece, soluzioni alternative. La sua convinzione di fondo? Chiara e semplice: diventiamo ciò che mangiamo.
Come e quando è iniziato il percorso che l’ha portata a diventare “cuoca del benessere”?
«Dopo il diploma e le esperienze nella ristorazione classica, volevo dare un senso diverso alla cucina e, avendo io stessa problemi di salute, decisi di cambiare alimentazione, convinta che fosse la chiave di volta. Difatti lo fu. Notando i benefici che me ne derivavano, ho allora pensato a quanti avevano necessità o desiderio di alimentarsi in modo differente, senza poter contare, però, su un’adeguata competenza ai fornelli. Da lì l’idea di mettere a disposizione ciò che avevo appreso».
Come si traduce, in concreto, il suo lavoro?
«A chi si rivolge a me dopo aver consultato un naturopata, un nutrizionista o un medico, illustrandomi le proprie necessità, posso fornire un supporto per rendere la sua dieta più varia, giocando sugli ingredienti e creando ricette gustose, sempre attenendomi a quanto suggerito dallo specialista. Quando ci si trova a eliminare molti alimenti, infatti, si rischia di cadere in un’alimentazione monotona e di ricorrere a cibi preconfezionati e industriali. Ho quindi iniziato a offrire consulenze, tenere corsi di cucina e lezioni a domicilio, fino ad arrivare a produrre quanto in quelle occasioni avevo proposto solo come assaggio. Ne è nata una linea di prodotti da forno dolci e salati, certificati biologici, disponibili on line (www.lacucinadelbenessere.it) e nei negozi di alimentazione naturale».
Quali ingredienti utilizza?
«Ho compiuto una scelta consapevole, in base agli studi condotti con il naturopata e all’analisi delle intolleranze più frequenti. Prediligo, quindi, farine antiche, come il grano saraceno, il miglio, l’amaranto, la quinoa, e quelle di legumi o di frutta secca: sono ricche di proprietà nutritive e molto varie, e mi permettono di dare a ognuno la possibilità di scegliere in base al gusto o alle necessità. Inoltre, l’olio di girasole e l’extravergine di oliva sostituiscono il burro, sciroppi naturali e miele lo zucchero, mentre al posto del lievito uso solo una buona lavorazione».
Quali sono i benefici apportati da questa cucina?
«Direi benessere in senso lato: spariscono i chili di troppo (io ne ho persi quasi 20 senza accorgermene), migliorano la digestione e le funzionalità intestinali, così come la respirazione, mentre la muscolatura diventa più sciolta e ci si sente intellettualmente più lucidi. Per le donne, poi, si regolarizza anche il ciclo».
Ci regala un paio di ricette?
«Intanto consiglio di utilizzare sempre e solo prodotti di stagione, prediligendo quelli ritenuti “poveri”. In questo periodo, per esempio, ci si può sbizzarrire con la zucca.
Un’idea semplice ed economica è la crema di zucca, realizzata senza ricorrere a burro, farine o patate, visto che già di per sé questo ortaggio contiene molte sostanze addensanti. Sbucciate, dunque, una zucca della varietà che preferite, tagliatela a pezzi grossolani e mettetela in una pentola. Unite delle carote, sbucciate e tagliate allo stesso modo, e della cipolla bianca. Per le quantità regolatevi così: una parte di zucca e un’altra costituita da carote e cipolle in egual misura. Aggiungete del buon olio extra vergine d’oliva, un po’ di acqua e sale. Mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco lento per una mezz’ora. Quindi frullate nel mixer e rimettete in pentola qualche minuto, aggiungendo delle spezie per dare un tono: le più adatte sono curcuma, zenzero e cardamomo che, tra l’altro, favoriscono la digestione. Servite con un filo d’olio a crudo e crostini di pane come antipasto o contorno. Se, invece, volete utilizzarla come piatto unico, potete aggiungere dei legumi a piacere.
Un altro alimento molto salutare, ottimo sostituto dei cereali comuni è la quinoa che, per esempio, può essere impiegata al posto del riso (ma con le maggiori proprietà che la contraddistinguono) per realizzare ottime insalate o piatti caldi, utilizzando in questo caso la stessa tecnica del risotto e aggiungendo ingredienti a piacere».
di Mariangela Molinari