Alzare i palmi delle mani, facendoli schioccare l’uno contro l’altro: “battere il cinque” per i giovani e i giovanissimi è il sigillo di una solidarietà amicale, di incitamento alla vittoria di una sfida, nel gioco o nello sport. Ma l’alleanza più preziosa con il cinque, è quella battuta a tavola con i penta-colori di frutta e verdura – verde, bianco, giallo-arancio, rosso, viola – le fondamenta della buona salute. «Ciascun colore – spiega la dottoressa Ester Giaquinto, specialista in Scienza dell’alimentazione e membro del Comitato Scientifico di Acqua Panna – è determinato da pigmenti e principi nutritivi essenziali per l’integrità, il benessere e la salute dell’intero organismo». Nessuno di questi dovrebbe dunque mancare né essere trascurato nella dieta: «Variare i colori dell’alimentazione – continua la specialista – significa garantire al nostro corpo ogni vitamina e sostanza antiossidante, disponibile naturalmente nei cibi». Infatti il verde acceso delle verdure a foglia è legato alla presenza di clorofilla, preziosa per la sua importante funzione antianemica e tonificante del cuore; il bianco ha un alto contenuto di vitamina C; il giallo è legato alla presenza di luteina e zeaxantina, sostanze ad azione antiossidante che sembrano essere efficaci anche per proteggere l’occhio da alcune malattie degenerative; il rosso al contenuto di licopene, un pigmento dal forte potere antiossidante, utile per difenderci dai danni dei radicali liberi; il viola agli antociani, pigmenti che hanno la proprietà di rinforzare e rendere più elastiche le pareti dei capillari, in grado di favorire una migliore circolazione sanguigna ma anche di prevenire le malattie cardiocircolatorie.
Associare i cinque colori nella dieta, soprattutto in estate quando frutta e verdura si arricchiscono di mille varietà, è più facile: per il verde si possono mettere in tavola asparagi, broccoli, cetrioli, insalata, uva bianca e kiwi; per il bianco banana, mela e pera bianca, uva bianca o verdure come cetrioli, cipolla, cavolfiore e finocchi; per il rosso si può scegliere fra pomodori, anguria, barbabietole, rape rosse, ravanelli, ciliegie, fragole e arance rosse; per il blu-viola l’offerta varia fra melanzane, radicchio, frutti di bosco, prugne, uva rossa e fichi. E il giallo? Anche per questo colore si ha l’imbarazzo della scelta. «L’estate ci dà le albicocche, il melone, le pesche e le carote ad esempio che devono la colorazione della loro polpa – continua Giaquinto – alla ricchezza di betacarotene che il nostro organismo trasforma poi in vitamina A».
E’ facile capire che non è solo questione di allegria per gli occhi e per i piatti: “battere il cinque” dei colori significa curare e prevenire alcuni dei più comuni disturbi; alimenti-colori che, assunti fin da piccoli, conducono verso la possibilità di uno stato di benessere preservato più a lungo. Se si conosce bene la piramide alimentare che posiziona frutta e verdura alla base, cioè fra gli alimenti di maggior consumo nella dieta quotidiana (almeno cinque porzioni al giorno tenendo presente che secondo la Mayo Clinic degli Stati Uniti una porzione potrebbe corrispondere a 1 mela fresca, o a 3 albicocche, mezzo avocado, 1 banana, 2 clementine, mezzo pompelmo, 1 cucchiaio di uva sultanina, 7 fragole, 5 asparagi, 3 cucchiai colmi di piselli, 2 germogli di broccoli, 8 cavolini di Bruxelles, 3 pomodori o 1 cipolla media) subito dopo i carboidrati (pane, pasta, riso), si dovrebbe anche sapere che i cinque colori di frutta e verdura, per dare i benefici migliori, devono essere vivacizzati e mantenuti fertili con l’acqua: «Associare a un’alimentazione sana e adeguata anche una corretta idratazione – aggiunge la specialista – è fondamentale per veicolare a livello cellulare i preziosi nutrienti estratti dai “colori”. Il quantitativo necessario di acqua è determinato dalle diverse fasi della vita del bambino, ciascuna delle quali ha esigenze specifiche, ma in generale bere correttamente consente di affrontare al meglio il percorso di crescita. Bere molto, introdurre le giuste quantità di frutta e verdura, soprattutto d’estate e se si effettuano attività fisica, aiuta i piccoli a diventare adulti sani».
di Francesca Morelli