La prima ruga? Per una donna su quattro compare intorno ai 30 anni; nel 17% dei casi tra i 35 e i 40, mentre nel 12% tra i 40 e 45 anni. I punti critici sono il contorno occhi (38,8%) e la fronte (35,7%). Occhi, bocca e collo sono per le italiane i punti dove i segni dell’età si associano all’invecchiamento. Sono i dati emersi dall’indagine “Le donne italiane e le rughe”, condotta su 800 donne tra i 25 e 60 anni, realizzata da AstraRicerche per conto di Johnson & Johnson e presentata i giorni scorsi in occasione del Simposio: “Rughe: arte e innovazione”, nell’ambito del Congresso dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri (ADOI) a Lucca. Se un tempo le donne, giovani e formose, ben raffigurate dai dipinti di molti artisti, come la Venere di Tiziano e di Botticelli, non avevano rughe, oggi, più magre e amanti del sole, hanno una pelle rugosa anche in giovane età. «Quando una donna vede la prima ruga, parte all’attacco, ma senza esagerare», conferma Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche. «Se il 30% si prende cura della pelle prima dei 30 anni, il 60% delle intervistate ha dichiarato di accettare le rughe, cercando di ridurle o nasconderle. Meno del 10% invece sono le donne “agguerrite” che le combattono con tutti i mezzi possibili. E, tra gli accorgimenti adottati, il 60,5% ha dichiarato di evitare l’eccessiva esposizione al sole, il 60,4% usa una crema idratante, il 45,4% cura molto l’alimentazione, il 34,6% utilizza una crema specifica. Il 13% ha affermato di ricorrere ai trattamenti dall’estetista. Solo due donne su dieci (17,5%) non fanno nulla per prevenire la comparsa delle rughe. Tra i rimedi più efficaci, il 26% si affida alle creme, il 26,8% è disposta a utilizzare tutti i rimedi disponibili, compresi filler e botulino, mentre il 19% ritiene che solo l’intervento del chirurgo estetico possa essere risolutivo. E sulle creme antirughe – conclude Finzi – le italiane si dividono: il 56,6% ritiene che non ci sia nulla di veramente efficace, il 58,9% è convinta che le creme diano risultati se utilizzate appena le rughe compaiono; il 56% ritiene che le creme funzionano, ma i risultati non sono immediati e occorre utilizzarle per lungo tempo».
Ma quali sono i rimedi antietà più innovativi? Dal Congresso di Lucca sono emerse nuove combinazioni , tra cui una formulazione a base di retinolo, combinato con DMC (diidrossi-metil-cromone), che ne potenzia l’efficacia, e acido ialuronico che migliora l’effetto antirughe. Questa combinazione ha addirittura dimostrato un’efficacia pari a una formulazione contenente una doppia quantità di retinolo, con una riduzione del 42% del potenziale irritativo. «Il retinolo, infatti, o meglio l’acido retinoico derivato dalla vitamina A, stimola i fibroblasti a livello dell’epidermide che, a loro volta, producono collagene ed elastina», spiega il dottor Enzo Berardesca, direttore dell’Unità di Dermatologia dell’Ospedale San Gallicano di Roma. «Questa reazione potrebbe però generare un effetto irritante che viene attenuato dal diidrossi-metil-cromone, un flavonoide con effetto antinfiammatorio. L’aggiunta di acido ialuronico migliora l’effetto riempitivo delle rughe e il risultato è decisamente incoraggiante». La conferma viene da un recente studio clinico, presentato al Congresso ADOI, in cui si dimostra, dopo 7 giorni di uso giornaliero, il miglioramento delle “zampe di gallina” nel 18% delle pazienti, della levigatezza della pelle nel 24%, della luminosità nel 21%. Dopo 4 settimane, la riduzione delle rughe complessive del volto (zampe di gallina, rughe sotto gli occhi, sulla fronte, sulle guance e naso-labiali) raggiunge il 12%, aumentando fino al 31,6% dopo 12 settimane. Questo nuovo prodotto è in vendita nelle farmacie e viene consigliato dopo i 30 anni.
di Paola Trombetta