Vacanze alle spalle. Ritorno in città. Scatta il “september blues”, come gli americani chiamano quella sottile malinconia che accompagna nei primi giorni dopo il riposo. Per fortuna a tenerci su c’è lo specchio che rimanda un’immagine più confortante rispetto all’inizio delle vacanze. Il sole, le nuotate e un po’ di movimento in più, ma anche una dieta sana ed equilibrata, hanno dato buoni risultati: gambe scattanti, seno più sodo, pancia piatta e fianchi più armoniosi. E poi c’è la tintarella: snellisce e regala charme. Segui il nostro programma per prolungare il colore e l’energia dell’estate.
Tintarella long-lasting
Ecco cinque piccole astuzie per mantenere a lungo un’abbronzatura omogenea e brillante.
* Bagno “salva-colore”. In tre step. Primo: stimola il rinnovamento cellulare con un esfoliante delicato o un guanto morbido, specie sulle zone più ispessite, come gomiti e ginocchia. Non porta via il colore – come spesso si crede -, ma le cellule morte, responsabili di macchie e opacità di colorito. L’importante è non strofinare troppo la pelle. Secondo: fai sciogliere nell’acqua tiepida 3-4 bustine di tè e resta in immersione una decina di minuti. Oltre a essere un ottimo antiossidante, grazie al suo elevato contenuto di polifenoli, il tè favorisce la pigmentazione superficiale della pelle e della cheratina capillare.
Terzo: massaggia il corpo per qualche minuto con un olio cosmetico mescolato a tre gocce di olio essenziale di carota.
* Via libera agli autoabbronzanti – Al ritorno in città, sono i migliori alleati della pelle nera. Per raggiungere il colore desiderato, scegli la tonalità di “self-tan” più vicina al tuo fototipo e alla gradazione
di tintarella già raggiunta. Il bruno-arancio, per esempio, si addice alla carnagione leggermente ambrata, mentre il marrone intenso è indicato per la pelle molto scura Anche il dosaggio conta. Quantità eccessive possono, infatti, provocare macchie e accumuli: meglio usarne poco per volta, ripetendo, se necessario, l’operazione a distanza di un paio d’ore,
dopo aver verificato il completo assorbimento del prodotto. Un leggero scrub, prima dell’applicazione, aiuta a prevenire eventuali disomogeneità del colorito.
* Doposole scintillante – Quando la pelle non è più sottoposta all’aggressione diretta delle radiazioni solari, non è obbligatorio un prodotto lenitivo. Serve piuttosto una crema dalla duplice azione nutriente e antietà, che combatte la secchezza cutanea, prevenendo la desquamazione e, di conseguenza, salvando l’abbronzatura. Vuoi esaltarla con riflessi cangianti? Utilizza un doposole o un latte con glitter. Che, in più, non rischia di irritare la cute come potrebbe accadere pennellando della polvere iridescente sull’idratante abituale.
* Una lampada in più – Gli autoabbronzanti non bastano e il colore se ne va rapidamente? Concesse un paio di lampade solari. Attenta, però: qualunque abuso invecchia la pelle. Ogni seduta non può durare più di quindici minuti e, tra una e l’altra, devono trascorrere almeno dieci giorni. Le più indicate per consolidare l’abbronzatura, sono le nuove lampade a raggi Uvb a banda corta, che stimolano solo un colorito superficiale, senza danneggiare i tessuti in profondità.
* Terra sul viso – Anche il trucco aiuta. Basta una pennellata di terra, per valorizzare la carnagione ambrata. Ma, anche in questo caso, devi utilizzare il prodotto giusto, a seconda del colore della tua pelle e dell’intensità dell’abbronzatura. Se è molto scura, ci vuole una terra dai riflessi marroni e rossicci, se tende all’olivastro meglio una rosso aranciata. Per décolleté, spalle, braccia e schiena, scegli, invece, una terra dai riflessi dorati. Non applicarla direttamente sulla pelle, specie se già provata dal sole: rischi di disidratarla. Stendi prima un gel (o un’emulsione light), lasciando che si assorba completamente. Poi tampona con una velina o un velo di cipria in polvere, per eliminare qualunque traccia di oleosità, prevenendo così macchie e addensamenti di colore. Anche il pennello scorrerà più facilmente.
Sempre in forma
Creme rassodanti e anticellulite, applicate con regolarità al rientro dalle vacanze, aiutano a mantenere i tessuti elastici e compatti. Meglio se unite a un’attività fisica regolare. Il fitness non fa per te? Puoi optare per un’alternativa efficace e divertente al tempo stesso. Come il ballo. Non è mai troppo tardi per imparare gli esercizi alla sbarra, lo scambietto o il pas de deux. O provare con la danza del ventre o con un corso di flamenco o, ancora, le rivitalizzanti danze latino-americane. Senza accorgerti, tonifichi e allunghi i muscoli, rendi il corpo flessibile, i glutei ben modellati e le gambe snelle, sode e scattanti. Basta pensare che un’ora di ballo equivale a 42 minuti di bicicletta o a mezz’ora di jogging. Come dire dalle 215 alle 450 calorie bruciate. Altrettanto essenziale un regime alimentare corretto. Alcuni suggerimenti. Bevi un bicchiere d’acqua tiepida a digiuno la mattina appena sveglia. Mangia lentamente, masticando a lungo.
Evita le bevande gassate e gli alimenti che fermentano nello stomaco (formaggi, latte, vino…). Sì a verdura e frutta, che favoriscono il drenaggio dei liquidi. In particolare patate, piselli, lenticchie, banane, albicocche, con notevoli quantità di potassio, in grado di contrastare l’azione del sodio che stimola la ritenzione idrica. Via libera a frutti di bosco (ricchi di bioflavonoidi, attivatori della circolazione), ananas e papaya i cui enzimi, bromelina e papaina, sciolgono le fibrosità dei tessuti, classiche della cellulite. Pasta, pane e riso possono andare tranquillamente in tavola, purché in dosi contenute. No agli alimenti che contengono notevoli quantità di sale (craker, grissini, dado da brodo, formaggi stagionati, prosciutto…): favoriscono la ritenzione idrica. E niente snack, dolci, fritture. La ragione? Favoriscono l’accumulo di zuccheri (dunque di grassi) e di radicali liberi nei liquidi dell’organismo.
di Monica Caiti