Fu un contadino tedesco, Vincenz Priessnitz, uno dei primi a sfruttare l’azione terapeutica del bagno, superando grazie a quest’ultimo, le conseguenze di un grave infortunio. Dopo di lui, a metà Ottocento, l’abate Sebastian Kneipp diede l’avvio all’idroterapia, oggi diffusa e apprezzata in tutto il mondo. Ma come e perché il bagno fa bene? Diverse le ragioni.
Dalla temperatura, che agisce sull’organismo sia in modo diretto, sia per reazione (vedi box), alla spinta dell’acqua che, contrapponendosi alla forza di gravità, fa galleggiare il nostro corpo, previene e attenua una serie di disturbi molto comuni. Migliora la circolazione di ritorno, attenua tensioni e crampi muscolari con l’automatica dispersione di acido lattico, stimola la diuresi e quindi l’eliminazione delle tossine nei tessuti, riducendo il gonfiore provocato dalla stasi dei liquidi soprattutto nelle gambe.
Infine, la pelle (in buona parte costituita da acqua) assorbe per osmosi le sostanze disciolte nella vasca. Ecco perché l’aggiunta di detergenti ricchi di principi attivi e di oli essenziali trasforma il bagno in un rituale di bellezza e in un’immersione di benessere. Ma la passione delle donne per il bagno ha anche una componente squisitamente beauty. È il posto giusto per sottoporsi a trattamenti intensivi: uno scrub purificante, un fluido snellente alle alghe o arricchito con sali dell’oceano. O un fango anticellulite.
Con una maschera applicata sul viso e i bigodini in testa. Perché, si sa, i tempi femminili sono sempre brevi e “rubati” a lavoro, casa e famiglia. Niente dunque, più dell’ammollo, può consentirti di ottimizzarli e sfruttarli
al meglio. Questi gli step.
Le fasi preparatorie
* Dopo aver preparato l’ambiente e controllato la temperatura (vedi box), bevi una tazza di tè verde o un succo di frutta o acqua minerale, tenendolo poi a portata di mano, da sorseggiare di tanto in tanto. È un accorgimento importante, specie se soffri di pressione bassa. In più, sazia la sete che avverti durante il bagno: si deve al caldo e alla disidratazione prodotta dall’immersione nell’acqua.
* Mentre la vasca si riempie, detergi con cura il viso, per poi massaggiare un esfoliante delicato, seguito da una maschera idratante ed éclat, da lasciare in posa per una ventina di minuti. Se il trattamento previene l’arrossamento provocato dal caldo sulla pelle sensibile, il vapore favorisce la dilatazione dei pori e quindi l’assorbimento dei principi attivi.
* Anche i capelli vanno protetti con cura. Per evitare che si increspino, avvolgili in un foulard di seta, magari con qualche bigodino, se li vuoi ondulati. Alla fine del bagno, basterà phonarli leggermente.
* E ora, a occhi chiusi, distenditi nella vasca. Per non tenere la testa in una posizione troppo rigida e scomoda, piega una salvietta e appoggiala dietro il collo all’altezza della nuca. Puoi anche procurarti un piccolo cuscinetto di gomma, da gonfiare al momento dell’utilizzo.
Piacere e trattamento
* Inumidisci e massaggia la pelle con un esfoliante soft, partendo dalla pianta dei piedi e risalendo verso l’alto.
In tal modo provochi il distacco delle cellule morte superficiali, mentre quelle sottostanti potranno beneficiare dell’immersione.
* Le formule più indicate per un effetto “cocoon”? Sono quelle polisensoriali definite “caring” dai cosmetologi, capaci cioè di coinvolgere vista, tatto e olfatto. Hanno aromi rotondi, mai aggressivi, texture vellutate che, al contatto con l’acqua, si trasformano in soffici cascate di… panna montata. Hai la pelle reattiva e prediligi i prodotti soft? Per renderli più schiumogeni, versali sotto il getto dell’acqua.
* Ma il top del piacere e dell’efficacia, puoi raggiungerlo con gli oli essenziali. Grazie al loro peso molecolare bassissimo, penetrano facilmente negli strati cutanei, raggiungono le vie respiratorie e il sistema circolatorio. Poche gocce, diluite nell’acqua del bagno sprigionano immediatamente effetti distensivi o energizzanti secondo la declinazione scelta. Qualche esempio? Lavanda, mandorla e rosa per rilassarsi. Limone, menta, arancio per ritrovare sprint e buonumore. Unica avvertenza: non versare l’olio essenziale direttamente nella vasca, ma scioglilo prima in una tazzina.
Potenzia i benefici
* Anche se dopo un bagno caldo può sembrare traumatizzante, la doccia fredda è indispensabile perché fa richiudere immediatamente i pori della pelle, evitando che il calore del corpo si disperda. Non solo: stimola la circolazione, rinvigorisce e decongestiona i tessuti, disperdendo più rapidamente le tossine. Fai scorrere il getto dall’esterno all’interno del piede destro e poi verso l’anca. Quindi, passalo allo stesso modo sulla gamba sinistra, sul braccio destro, il sinistro e infine sull’addome. Per tonificare il seno e contrastarne il rilassamento, piegati in avanti ed esegui con il getto dieci disegni a otto intorno ai seni. Al termine asciugati con cura, con le salviette giuste. Classiche in cotone, se hai la pelle normale o secca. Se, invece, è grassa, meglio quelle in lino a nido d’ape.
* L’immersione provoca un abbassamento della pressione (tanto più spiccato, quanto più è calda). Serve, quindi, qualche minuto di relax, avvolta nell’accappatoio o in un telo di spugna.
* L’acqua altera la naturale difesa della pelle: devi reidratarla con creme, latti od oli mirati a base di oli vegetali se è secca; di vitamine, acido jaluronico, collagene e principi antiossidanti se è matura; escina, ginkgo biloba, edera o betulla, in caso di cellulite; equiseto e derivati del silicio per combattere la perdita di elasticità. Puoi arricchire la texture, con due e o tre gocce dell’olio essenziale preferito.
Box – Dettagli che contano
* Se puoi, scegli l’ora giusta. Un bagno caldo al mattino può toglierti le forze, dopo cena aiuta a riposare tranquillamente. Inoltre, è sempre meglio aspettare un paio d’ore dopo la cena per non compromettere la digestione.
* Per rilassarti perfettamente, chiudi le finestre e illumina l’ambiente con la luce di qualche candela profumata. Se vuoi diffondere un aroma nell’ambiente, serviti degli appositi scalda-essenze. Ce ne sono di ogni tipo (in ceramica, vetro, coccio), tutti muniti di un piattino, dove si versa l’olio essenziale, riscaldato dalla candela sottostante.
* Quando i termosifoni sono accesi, puoi versare poche gocce di essenza anche nella vaschetta dell’acqua che, evaporando, effonderà il profumo. Nè può mancare una musica morbida e avvolgente. Se possibile, spegni il cellulare e stacca il telefono di casa per essere sicura di non essere disturbata durante l’immersione.
* Mentre riempi la vasca, lascia chiusa la porta del bagno: così l’ambiente si saturerà degli aromi o degli oli essenziali disciolti nell’acqua.
Box – Questione di (pochi) gradi
Gli effetti del bagno cambiano notevolmente secondo il calore dell’acqua.
* A temperatura corporea, cioè tra i 35 e i 37 gradi, non provoca stimoli ed è ideale per concedersi una pausa in ogni momento della giornata.
* Dai 38 ai 42°, ha un effetto calmante, poiché produce una vasodilatazione, abbassando la pressione e favorendo il rilassamento muscolare. Il momento più indicato? La sera, ma meglio non protrarne troppo la durata: potrebbe essere debilitante.
* Se l’acqua varia dai 32 ai 35° il bagno è invece tonificante. Consigliato a chi soffre di capillari o di cellulite (ma non a chi è nervoso), è perfetto al mattino per un pronto recupero d’energia. L’importante è far trascorrere almeno un’ora e mezzo dal pranzo.
di Monica Caiti