Una delle più affascinanti artiste italiane – forse la più affascinante – della nostra storia è lei: Artemisia. Talvolta è stata celebrata più per la sua storia personale dimenticando il suo grande talento. Talento che fu riconosciuto a tutti gli effetti verso la prima metà del novecento. Ma Artemisia non fu solo figlia di Orazio Gentileschi, pittore barocco celebrato all’epoca in tutta Europa, fu molto di più: artista apicale del barocco italiano le cui figure ritratte, quasi sempre figure femminili – non dimentichiamoci siamo nel 1600 – diventano le figure antesignane , fiere e forti, coraggiose nella difesa dell’essere donne, quasi fossero delle impersonificazioni di lei stessa , Artemisia ove nell’Arte trova giutizia.
Disse Anne Banti nel 1947 in Artemisia “Oltraggiata appena giovinetta, nell’onore e nell’amore. Vittima svillaneggiata di un pubblico processo di stupro. Che tenne scuola di pittura a Napoli. Che s’azzardò, verso il 1638, nella eretica Inghilterra. Una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito tra i due sessi” .
Oltre 50 le opere e documenti inediti, la mostra dà spazio all’intera produzione di questa eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola nelle sue non comuni esperienze di vita e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata gamma di temi e generi pittorici
Dal 22 settembre 2011 al 29 gennaio 2012 a Palazzo Reale Milano, Artemisia Gentileschi Storia di una passione, è una grande mostra monografica, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Riscoprire il posto di Artemisia Gentileschi nella grande pittura del suo tempo e approfondire le vicende della sua vita, alla luce di documentazione edita ed inedita, sono tra gli obbiettivi della rassegna milanese ideata e curata da Roberto Contini, conservatore alla Gemäldegalerie di Berlino, con la collaborazione di Francesco Solinas, Maître de Conférences al Collège de France.
La mostra e’ suddivisa cronologicamente nelle quattro fasi che contraddistinguono la vita di Artemisia: gli inizi a Roma – giovanissima – sotto l’influenza del padre Orazio, gli anni a Firenze in cui il suo stile si sviluppa autonomamente giungendo ad una codificazione inconfondibile, il ritorno a Roma all’inizio degli anni Venti ed il successivo quasi quarto di secolo a Napoli fino alla morte giunta , pare, nel 1653.
Silvia Pogliaghi
Artemisia Gentileschi storia di una passione Palazzo Reale, Milano
Dal 22 Settembre 2011 al 29 Gennaio 2012
Lun: 14:30-19:30
Mar-Mer: 09:30-19:30
Gio: 09:30-22:30
Ven: 09:30-19:30
Sab: 09:30-22:30 Dom: 09:30-19:30
La mostra di Artemisia a Palazzo Reale resterà aperta ininterrottamente dalle 9.30 di sabato 28 gennaio a mezzanotte di domenica 29 (la biglietteria chiuderà alle 23.00): un intero weekend “bianco” e una maratona di 40 ore per visitare la mostra che ha conquistato con la sua arte oltre 160.000 visitatori e che lo scorso weekend ha visto code d’attesa di oltre due ore.
Per questo il Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura – GRUPPO 24 ORE hanno deciso di offrire ai visitatori un’apertura straordinaria per l’ultimo weekend di programmazione della mostra a Palazzo Reale. Dal prossimo 14 marzo, infatti, l’esposizione dedicata alla grande pittrice seicentesca farà tappa al Museo Maillol di Parigi.
Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE ringraziano Cariparma – Crédit Agricole e Ferrarelle per il sostegno all’iniziativa e tutte le associazioni femminili che hanno collaborato: Fondazione Doppia Difesa, Fondazione Bellisario, Valore D e Di Nuovo Milano (associazione da cui è nato il movimento Se non ora quando).