Una corretta alimentazione è fondamentale per affrontare bene la gravidanza e per una crescita regolare del figlio che nascerà: quantità e qualità di cibo e bevande andrebbero accuratamente verificate in questa delicata fase della vita di ogni donna.
Ottima alleata in questo senso, grazie alla molteplicità di proprietà nutraceutiche e protettive che offre, è la Dieta Mediterranea, di recente annoverata nella lista dei patrimoni dell’UNESCO.
In occasione dell’evento “Incontri Mediterranei”, svoltosi a Teggiano, abbiamo intervistato la professoressa Laura Di Renzo, biologa molecolare, specialista in Scienza dell’Alimentazione, ricercatrice e docente della Sezione di Nutrizione clinica e Nutrigenomica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata.
Secondo l’esperta, alle donne in gravidanza è consigliabile un piano dietetico adeguato al regime della Dieta Mediterranea, che rappresenta un impeccabile stile di vita salutare. La regola base? Scegliere alimenti di stagione e biologici perché più ricchi di antiossidanti. È importante, infatti, che la donna in attesa di un figlio segua una dieta sana ed equilibrata e che il suo aumento di peso sia costante durante i 9 mesi. Secondo quanto dimostrato da una nuova ricerca condotta da Felice Jacka della Deakin University in Australia, la salute mentale dei figli dipende anche dalla dieta seguita dalla mamma durante la gravidanza. Una cattiva alimentazione nel corso della gestazione può infatti avere un impatto negativo sullo sviluppo sano della mente dei bambini.
In generale, l’alimentazione nei nove mesi non è molto diversa da quella che dovrebbe essere seguita in ogni altro periodo della vita: la differenza principale consiste nel fatto che l’apporto calorico deve essere più alto rispetto alle altre fasi e che alcuni nutrienti – ferro, calcio e acido folico – devono essere sempre presenti. Questo non vuol dire che la donna in attesa debba “mangiare per due”, anzi: il peso corporeo deve essere costantemente controllato e non deve superare certi limiti.
«In particolare – spiega la professoressa Di Renzo – i risultati delle più recenti ricerche dimostrano che la Dieta Mediterranea Italiana Biologica garantisce un’efficace azione preventiva da patologie cronico-degenerative, perché induce un cambiamento della composizione corporea, determinando l’aumento della capacità totale antiossidante plasmatica e della quantità di acido folico e vitamina B12, contro gli effetti dei radicali liberi e dei processi infiammatori (riduzione dei livelli di omocisteina, citochine infiammatorie, fosforo, colesterolo totale, microalbuminuria). Il consiglio – prosegue l’esperta – è consumare quotidianamente otto noci o castagne, oppure 40 g di nocciole non tostate, perché ricche in grassi essenziali e polifenoli ad attività antiossidante, necessari per la mamma ma anche per il bimbo. È stato dimostrato, infatti, che questi frutti aumentano la capacità antiossidante totale (misurata in unità ORAC) sia nel sangue della gestante, ma anche nel cordone ombelicale, con sicuro beneficio per il feto, e addirittura nel colostro».
In generale, per mantenere lo stato di benessere delle donne (di ogni fascia di età), combattere lo stress ossidativo e l’infiammazione, basta seguire alcuni semplici accorgimenti. Innanzitutto bisogna essere in grado di ricombinare in maniera corretta gli alimenti mediterranei (secondo gli indici di qualità nutrizionale); consumare prodotti ortofrutticoli di stagione e provenienti da filiera corta o da agricoltura biologica, utilizzare sapientemente le piante aromatiche e cuocere l’olio extravergine di oliva a basse temperature.
di Lara Luciano