Ci sarà Michele, che racconta come la pittura sia diventata prima il mezzo per visualizzare le proprie ossessioni, poi una professione vera. Ci sarà Alessandra, che parla di quel velo che si frappone tra chi è sano di mente e chi no. E ci sarà Leonardo, che con grande ironia dimostra quanto genio ci sia nella pazzia. Solo alcuni tra i venti Libri Umani che il 10 ottobre prossimo al Museo del Novecento di Milano saranno a disposizione del pubblico con altrettante storie pronte per essere raccontate a chi vorrà “consultarli”. L’obiettivo: abbattere qualche pregiudizio intorno al disagio mentale. È la sfida che Biblioteca Vivente – insieme al Tavolo della salute mentale del Comune di Milano (che include tutti i Dipartimenti di Salute Mentale e il Coordinamento milanese salute mentale Terzo e Quarto settore), Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, Cooperativa ABCittà, Ala Sacco, e Dsm di Busto Arsizio, Tradate, Saronno – lancia in occasione della World Mental Health Day 2015, giornata mondiale della salute mentale indetta dall’Oms sul tema della Dignità. Spazio di consultazione: la sala Fontana, all’ultimo piano del Museo, dove ciascun utente della Biblioteca potrà scegliere uno o più Libri Umani da ascoltare (per circa mezz’ora) in base al titolo e a una quarta di copertina. «”I pazzi sono pericolosi”, “sono tutti violenti”, “fanno paura”, “non ci si può parlare”: tutti stereotipi che traggono la loro forza dalla non conoscenza dell’altro, dalla mancanza di occasioni di incontro, e lasciano ampio spazio alla costruzione di categorie: gli stranieri, i disabili, i detenuti, i rom, i malati di mente», spiega Ulderico Maggi, di Biblioteca Vivente e ABCittà. «Nella realtà esistono le persone con le loro storie, la quotidianità, l’orgoglio di avercela fatta, nonostante il disagio. Dopo 13 edizioni di Biblioteca Vivente – riguardanti le più diverse realtà sociali – ci siamo resi conto che l’incontro, la relazione con l’altro, sono strumenti potentissimi. L’esperienza nasce nel 2000 in Danimarca, quando un gruppo di giovani cerca un modo creativo e coinvolgente per rispondere a un violento episodio di razzismo. Così nasce l’idea di Human Library. Dal 2003 il Consiglio d’Europa l’ha riconosciuta come buona prassi, e continua a incoraggiarla. Utilizzare Biblioteca Vivente nel contesto della salute mentale – nella giornata che l’Oms dedica al tema “Dignity in mental Health” significa avviare un confronto sulle divisioni che intercorrono tra chi e sano e chi soffre, tra chi non conosce il tema e chi lo vive in prima persona o ne è a stretto contatto, oltre che interpretare al meglio le potenzialità di queste persone».
Dove e come:
-Museo del Novecento di Milano (all’interno della sala Fontana): dalle 16.30 alle 20,30;
-La consultazione di un “libro vivente” dura circa mezz’ora;
-L’ingresso al Museo è gratuito per tutta la giornata.
Info bibliotecavivente.org, museodelnovecento.org, cooplotta.it, abcitta.org, who.int/mental_health/world-mental-health-day/en/