2 ottobre: Festa dei nonni, un patrimonio della cultura italiana

Il 2 ottobre si festeggiano i nonni, una ricorrenza che non serve solo a celebrare gli anziani di tutta Italia, ma che dovrebbe essere un invito alle istituzioni per attuare politiche di welfare migliori e più attente alle loro esigenze. A ribadirlo è HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo che ricorda come, anche se più longevi d’Europa e secondi al mondo solo ai giapponesi, i nonni italiani devono prestare particolare attenzione al loro stile di vita e alla salute.

Come evidenziato dal mondo scientifico da un recente rapporto Istat, dopo i 75 anni si assiste a un peggioramento della qualità della vita e circa un anziano su due soffre di almeno una malattia cronica grave. Una situazione che, peraltro, in Italia, registra inaccettabili diseguaglianze tra una regione e l’altra. In occasione della festa dei nonni HappyAgeing rinnova l’invito alle istituzioni nazionali e locali a promuovere attività di sensibilizzazione sul territorio, per valorizzare una risorsa attiva della società attraverso la piena attuazione di quelli che sono considerati i pilastri per un invecchiamento attivo: alimentazione sana, attività fisica, prevenzione e salvaguardia della salute.

<In un Paese che cambia velocemente, i nonni sono il ponte tra le tradizioni e il futuro e rimangono ancora un punto di riferimento per le nuove generazioni>, dichiara il direttore di HappyAgeing, Marco Magheri. <Contribuiscono attivamente all’economia familiare, sopperiscono spesso alle carenze del sistema di welfare, accompagnando i nipoti a scuola e nelle attività ricreative, sono i migliori confidenti dei più giovani e hanno il loro scrigno di storia e storie. Gli anziani, i nonni d’Italia, sono un patrimonio di conoscenza, esperienza, valori, da celebrare oggi, ma da tutelare ogni giorno, rinsaldando quella connessione intergenerazionale contro la cultura dello scarto>.

P.T.

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