Quali sport si adattano meglio alle esigenze dei bambini con autismo? Quali consigli dare al personale sportivo? Quali rassicurazioni ai genitori e quali spiegazioni ai compagni neurotipici? Sono alcune delle tante domande, di genitori, care-giver, figure referenziali che stanno a cuore a chi assiste, con diversi ruoli, un bambino con autismo e a cui vorrebbero dare risposte concreta, corretta, efficace. Quesiti che non cadono nel vuoto a cui dà voce “A me gli occhi”, una piattaforma pensata con finalità di “aiutare chi aiuta”, presentata in vista della Giornata dedicata all’autismo del 2 aprile. Il progetto sviluppato da Fondazione De Rigo H.E.ART Onlus, impegnata in attività a supporto della formazione e crescita dei giovani, nasce dall’incontro tra la famiglia De Rigo e Gianluca Nicoletti, giornalista e padre di Tommy, ragazzo con autismo, nonché presidente della Fondazione Cervelli Ribelli Onlus. La piattaforma-progetto ha l’obiettivo di diffondere cultura e buone prassi sulla neurodiversità, offrire un aiuto tangibile e concreto nella conoscenza dell’autismo a famiglie, ragazzi, insegnanti e operatori che accompagnano alla vita un bambino/ragazzo con patologia e dare dei focus, generali e specifici, per alfabetizzare sulle diverse tematiche e favorire l’inclusione. Tra queste l’ambito sportivo.
Novità della piattaforma è, infatti, la sezione “Sport e inclusione”, uno spazio virtuale in cui il ricco materiale, un kit informativo scaricabile e consultabile gratuitamente sul sito, e nello specifico “10 schede per lo Sport”, realizzate in formato infografica per essere immediate e incisive, guidano l’adulto nella scelta dell’attività sportiva per bambini e bambine con autismo e nella gestione dell’esperienza sportiva per istruttori, genitori e compagni neurotipici. È dimostrato infatti che lo sport possa aiutare questi ragazzi contribuendo a contrastare l’isolamento e promuovendo l’inclusione sociale. Inoltre, lo sport permette di aumentare le capacità di concentrazione e autoregolazione emotiva, riduce l’impulsività e incrementa il senso di autoefficacia: grazie a un effetto calmante evita anche il sovraccarico sensoriale. La sezione offre suggerimenti su sport e discipline: Atletica leggera, Arti marziali, Basket, Calcio, Danza, Equitazione, Nuoto, Rugby, Scherma e Tennis. Per ciascuno sport sono dati consigli, videopillole di veri e propri incontri formativi con professionisti che si occupano del fenomeno a più livelli e che forniscono aiuto concreto in ogni ambito, dalla scuola all’assistenza e ai trattamenti, dai diritti alla famiglia passando per le problematiche relative al momento prima della diagnosi e a quello successivo, intervistati da Gianluca Nicoletti. Quest’ultimo ha commentato: «Il progetto “A me gli occhi” si propone di offrire un piccolo, ma importantissimo contributo, nell’ambito della gestione di persone con autismo. L’obiettivo è quello di “attirare lo sguardo” verso il mondo della neurodiversità e fornire uno strumento utile e tangibile per rafforzare le conoscenze in questo ambito. Siamo felici di condividere i valori di questo importante progetto con la Fondazione De Rigo H.E.ART, che continua a scegliere di stare al nostro fianco nella creazione di sempre nuovi servizi davvero essenziali per i ragazzi, le famiglie e la società. La nuova sezione dedicata allo Sport come elemento di inclusione rappresenta un tassello chiave nell’evoluzione del progetto». Link alla piattaforma: https://amegliocchi.cervelliribelli.it/.
Francesca Morelli