Torna il 41° Mese della Prevenzione Dentale, promosso da ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), in collaborazione con Mentadent: a ottobre sarà possibile eseguire presso gli studi degli oltre 10 mila dentisti ANDI, aderenti all’iniziativa e presenti in tutta Italia, una visita gratuita preventiva per conoscere lo stato di salute della propria bocca e ricevere consigli personalizzati per migliorare e “coltivare un fiore in bocca”, allontanando il rischio di carie e malattie parodontali che colpiscono le gengive, le più comuni fra gli italiani. Lo attesta una vasta indagine, la più ampia realizzata sul tema, condotta dall’Università di Milano e Berna su un campione di 30 mila italiani, che dimostra scarsa consapevolezza e attenzione alla prevenzione. Infatti, nei 18 ultimi mesi, coincidenti con la pandemia, solo un terzo della popolazione si è rivolto al proprio dentista per una visita e, solo per “urgenze”, contro poco più di un quarto degli accessi per controlli di routine in tempi nomali, con punte che superano il 40% al Sud. Condizione da un lato che attesta quanto siano significativi gli squilibri all’interno della popolazione, tra Nord e Sud e quanto la prevenzione delle patologie del cavo orale in Italia sia un capitolo aperto. Complice il Covid, la crisi economica e il conseguente scarso accesso alla prevenzione e alle cure odontoiatriche, il timore del contagio presso lo studio odontoiatrico, la disinformazione, la salute della bocca degli italiani è sensibilmente peggiorata. Fino a trascurare alcune manifestazioni, come il sanguinamento gengivale, che invece può essere spia di una condizione più seria, non imputabile allo spazzolamento dei denti, ma che consente di intervenire prima di un’ evoluzione importante. «Più della metà dei soggetti esaminati, sia nel Nord-Est che nelle isole – dichiara Maria Grazia Cagetti, professoressa all’Università di Milano – ha problemi di sanguinamento gengivale. Tuttavia solo poco più del 2% ne parla con il proprio odontoiatra: problema che invece ha un riscontro oggettivo nel 46% dei pazienti». Dunque ben vengano iniziative come il Mese della Prevenzione Dentale che fanno anche corretta informazione, mettendo a disposizione dei pazienti (oltre a buoni consigli di igiene orale e salute della bocca), anche materiale informativo come poster e folder presso la sala d’attesa dell’odontoiatra, ma anche una pagina Facebook dedicata alla campagna grazie alla quale lo scorso anno ANDI e Mentadent hanno raggiunto oltre 5 milioni di persone invitandoli alla visita preventiva oltre a un hastag: #facciamoprevenzione. Un impegno con il quale ANDI intende sensibilizzare sull’importanza di fare prevenzione fin da bambini, entrando nelle scuole o nelle famiglie con specifici materiali educativi e portando la prevenzione anche ai soggetti più fragili, come gli anziani, secondo la missione dell’odontoiatria sociale: «Il nostro impegno – aggiunge Luca Barzagli, Vicepresidente Vicario ANDI – è volto a ridurre le disuguaglianze in termini di accesso a prevenzione e cure. Grazie ai nostri medici odontoiatri, anche persone appartenenti a categorie vulnerabili e fragili, come gli anziani o coloro che convivono con delle disabilità o con difficoltà economiche, hanno potuto accedere ai controlli odontoiatrici, soprattutto in un momento difficile come quello caratterizzato dalla pandemia. Inoltre, il nostro impegno sociale si concretizza anche nell’attività di informazione sull’importanza della prevenzione, tema fondamentale su cui continuiamo a lavorare». E per proseguire in questo obiettivo, ANDI auspica di poter lanciare un “Manifesto per la Cultura della Prevenzione”: «Si tratta di una comune dichiarazione di intenti – conclude Carlo Ghirlanda, Presidente ANDI – che vuole tradurre parole e buoni propositi in azioni concrete, con risultati tangibili e misurabili. Ci auguriamo che il Manifesto possa essere sottoscritto e condiviso dal maggior numero possibile di Istituzioni, Associazioni, Aziende, confermando la sinergia e la collaborazione attiva tra privato, pubblico, politica e Terzo Settore». Solidali nell’obiettivo di garantire più salute (alla bocca) degli italiani. Per conoscere i dentisti aderenti all’iniziativa ANDI: www.andi.it.
Francesca Morelli