AL RISTORANTE, CONTRO LA FAME

C’è un modo piacevole e gustoso per dare una mano a tanti bambini in gravi condizioni di salute, perché malnutriti. Sedersi al tavolo di uno dei 170 ristoranti che in tutta Italia sino al 16 dicembre aderiscono all’iniziativa Ristoranti contro la fame per contribuire alla raccolta fondi promossa da Azione contro la fame Italia Onlus, Organizzazione internazionale che lavora ogni giorno per salvare la vita di bambini gravemente malnutriti e fornire alle famiglie accesso ad acqua pulita e soluzioni di lungo periodo per combattere le cause strutturali di fame e denutrizione. 

Per collaborare alla realizzazione di questo obiettivo basterà alla fine del pranzo o della cena donare 2 euro (ma naturalmente chi può e vuole, può donare di più), aggiungendoli al conto. Non solo. Per partecipare alla campagna sono previste anche altre modalità, legate sempre al gusto del bello e della buona tavola. Come acquistare (sempre con una donazione di 2 euro) presso uno dei ristoranti dell’Unione del Buon Ricordo, che aderiscono all’iniziativa, il piatto dedicato oppure iscriversi a uno dei corsi di cucina promossi dal Culinary Institut Congusto Campus di mestieri gastronomici di Milano che, tra l’altro, ha creato una speciale “Ricetta della Bontà” all’interno del Piano didattico: per ogni corso in programma sino al 19 dicembre e, per ogni iscritto, 5 euro saranno devoluti ad Azione contro la Fame.

Ancora oggi oltre 3 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno per cause legate alla malnutrizione sebbene esistano cure salva-vita efficaci e a basso costo. Sono sufficienti 2 euro per fornire un giorno di cure a base di cibo terapeutico e ridare salute e un futuro di speranza a tanti piccoli in gravi condizioni. Questo tema, che ha coinvolto molti ristoranti, ha spinto anche circa 30 chef a regalare un valore aggiunto all’evento, sostenendolo come suoi ambasciatori e creando un piatto o un menù solidale studiato appositamente per l’occasione. E ognuno di loro ha espresso un pensiero per stimolare la consapevolezza e la generosità di chi ha la fortuna di mangiare tutti i giorni. Così, per citarne solo qualcuno, Roberto Carcangiu presidente dell’Associazione professionale cuochi italiani e direttore del Culinary Institut Congusto Campus di mestieri gastronomici di Milano, che organizza corsi anche per principianti, ha sottolineato: “Rispettare la fame è rispettare il cibo. Non vi può essere distinzione fra cibo e uomo poiché uno non ha ragione di esistere senza l’altro”,  mentre Claudio Sadler, dell’omonimo ristorante stellato di Milano, ha affermato: “Il cibo è una necessità della quale tutti dovrebbero poter usufruire. Noi siamo fortunati a godere degli alimenti più preziosi e di alta qualità, ma tutto ciò non deve essere inteso come un semplice privilegio. Dobbiamo renderci disponibili ad aiutare chi non riesce a nutrirsi nemmeno del minimo indispensabile, dando così un senso completo al nostro ruolo di ambasciatori del cibo”, e vale la pena di leggere la riflessione di Michela Fischetti e Serena Falco del ristorante Oasis Sapori antichi: “Oggi si pensa più… alla fama che alla fame. Questo dovrebbe far riflettere un po’ tutti e far ritornare a pensare alle cose semplici e genuine, come aiutare chi ha bisogno. Un vecchio detto diceva: fa bene e scorda; fa male e pensa”.

Per info: www.ristoranticontrolafame.itwww.azionecontrolafame.it

 

Ecco le ricette proposte da alcune chef che aderiscono all’iniziativa.

 

 

Da Aurora Mazzucchelli del ristorante stellato (1stella Michelin) Marconi di Sasso Marconi (Bologna)

 

Maccheroni al torchio con anguilla affumicata, ragù d’ostrica e salsa di spinaci

 

Ingredienti per 6 persone: g 400 di semola di grano duro rimacinata, g 100 di farina “0”, 3 uova fresche, 3 tuorli, acqua qb, g 200 anguilla affumicata, g 60 burro,1 cipolla bianca, sale grosso per la cottura, g 500 spinaci freschi, 12 ostriche, sale, olio extravergine d’oliva e pepe

 

Preparazione

Mettere a cuocere in una teglia con del sale grosso la cipolla condita con sale e olio in un cartoccio nel forno a 180° per 20 minuti, tritarla e tenerla da parte. Mondare gli spinaci, cuocerli in acqua e frullarli così da ottenere una crema. Frullare l’anguilla affumicata con il burro in modo da ottenere una farcia dalla  consistenza morbida. Aprire le ostriche, mettere da parte il mollusco tagliato grossolanamente (che servirà da stendere sul piatto sotto i maccheroni cotti), tenere da parte l’acqua che è all’interno del guscio e che servirà per la cottura dei maccheroni.

Preparare i maccheroni con il torchio e, ancora freschi, farcirli con l’anguilla; chiudendo le due estremità si otterrà una sorta di raviolo a forma di maccherone. Al momento di servire, cuocere in acqua salata i maccheroni, saltarli nella padella con l’acqua delle ostriche e una noce di burro. Mettere a specchio la salsa di spinaci già calda nel piatto, la cipolla tritata, il ragù d’ostrica cruda e i maccheroni.

 

 

Ricette di Michela Fischetti e di sua figlia Serena Falco del ristorante Oasis Sapori Antichi Vallesaccarda (Avellino)

 

I Ravioloni di ricotta in salsa di noci e aglio bruciato

 

Ingredieti per 4 persone Per la sfoglia: 250 g semola di grano duro, 250 g farina “00”, 5 uova,  un pizzico di sale, acqua q.b.

Per il ripieno: 500 g di ricotta, 1 uovo, 250 g formaggio pecorino, prezzemolo e sale q.b.

Per la salsa di noci: 100 g di noci italiane tritate, 100 g olio extravergine, sale q.b., 1 spicchio d’aglio, 1 manciata di prezzemolo, 50 g pecorino

 

Preparazione:

Per sfoglia: preparare le farine a fontana  aggiungendo acqua uova e sale  e impastare fino a che l’impasto sia omogeneo e consistente. Tirare la sfoglia sottile fino a che si vede la mano in trasparenza.

Per l’impasto: mettere in una ciotola  la ricotta con l’uovo, il formaggio, il prezzemolo e il sale, impastare il tutto. Disporre l’impasto sulla sfoglia creando dei ravioloni.

Per la salsa: in un pentolino soffriggere in olio extravergine l’aglio fino a farlo bruciare toglierlo dal pentolino, aggiungere le noci tritate e farle dorare completare con prezzemolo e sale.

Cuocere i ravioloni in abbondante acqua salata poi disporli in un piatto condire con il formaggio e la salsa di noci, decorare con delle noci e una manciata di prezzemolo.

 

Millefoglie con Crema Casalinga, granella di Nocciole, Fragole Fresche e Basilico o Menta

 

Ingredienti per 4 persone: Per la Sfoglia:125g Farina “00”,125g Burro da Sfoglia, Zucchero a Velo, Sale

Per la Crema: 2 Tuorli di Uovo, 40 g di Zucchero semolato, 20 g Farina setacciata, ¼ di Bacello di Vaniglia, 125ml Latte, 80ml Panna Fresca

Per la guarnizione:10 Fragole fresche tagliate a spicchi, Zucchero a velo, 40g Granelle di Nocciole, Basilico o Menta

 

Preparazione

Per la sfoglia: preparare con 90 g di farina, un pizzico di sale e l’acqua necessaria per ottenere un impasto morbido. Lasciarlo riposare in un telo di cotone. Fare un secondo panetto col resto della farina e il burro, coprirlo con un panno e lasciarlo riposare. Stendere il primo impasto in una sfoglia rettangolare e disporvi al centro il secondo panetto. Piegare il tutto in tre, riporre la pastasfoglia avvolta in un telo nella parte inferiore del frigo per circa 3/4 d’ora. Ristendere ogni 20 minuti l’impasto a rettangolo e ripiegare di nuovo in tre. Per cinque volte. Avvolgerlo in un telo e conservarlo al fresco.

A questo punto si può stendere una sfoglia dello spessore di circa 1cm. Metterla sulla teglia con carta da forno e cuocerla a 180 gradi per 20 minuti.

A fine cottura spolverare un abbondante zucchero a Velo e far caramellare per 5 minuti a 200 gradi.

Per la crema in una pentola, lavorare con frusta i tuorli, lo zucchero e la farina ma senza montarli. In un’altra pentola bollire il latte con il bacello di vaniglia e versare a filo unendoli ai tuorli e farli cuocere per 5 minuti.

Far raffreddare la crema e aggiungere un po’ di crema di latte montata.

In un piatto mettere un cucchiaio di crema, adagiare sopra il pezzo di millefoglie, completare con un’altra crema gli spicchi di fragole e basilico o menta. Spolverare con zucchero a velo.

 

a cura di Antonella Franchini