Dopo Roma, anche Milano entra nel programma Cities Changing Diabetes, l’iniziativa realizzata da University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center, con il contributo non condizionato di Novo Nordisk, che coinvolge Istituzioni nazionali, amministrazioni locali, mondo accademico. Il programma si propone di valutare l’impatto dell’urbanizzazione sulle malattie croniche, come diabete e obesità, e promuovere iniziative per poterle prevenire e salvaguardare la salute dei cittadini. L’annuncio è stato dato ufficialmente ieri da Health City Institute a Palazzo Marino. Al progetto, oltre alle Amministrazioni comunale e regionale, hanno aderito le Università di Milano, l’ATS di Milano Città Metropolitana, il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci”, le componenti accademiche, sociali e scientifiche cittadine. <Dopo quello di Roma, il coinvolgimento di Milano nel programma Cities Changing Diabetes consentirà all’Italia di fornire, con due aree metropolitane di quasi 8 milioni di abitanti, un significativo numero di dati socio-demografici e clinico-epidemiologici al progetto in corso>, conferma Michele Carruba, Presidente dell’Executive Committee di Milano Cities Changing Diabetes. <Oltre alla sua popolosità, effettuare queste analisi su una città come Milano, in continua evoluzione e con un elevato grado di soddisfazione dei servizi alla salute, rende la partecipazione di questa metropoli molto interessante, come termine di paragone rispetto alle altre realtà internazionali>.
<Secondo i dati relativi al 2017 dell’ATS (Agenzia di Tutela della Salute) di Milano, su 3,5 milioni di abitanti, oltre un milione soffre di una malattia cronica non trasmissibile e le più diffuse sono le malattie cardiovascolari, i tumori e il diabete>, dichiara Livio Luzi, Presidente Comitato Scientifico di Milano Cities Changing Diabetes. <Il diabete da solo colpisce 200 mila persone, un dato che sottolinea l’importanza della partecipazione al progetto Cities Changing Diabetes>.
<L’aumento di queste malattie croniche non trasmissibili è fortemente legato ai cambiamenti che comporta la vita nelle città, come lavori sempre più sedentari, scarsa attività fisica, alimentazione scorretta, tanto che si parla oggi apertamente di “urban diabetes”, “diabete urbano”, dichiara Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute e del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze per la Vita della Presidenza del Consiglio. <Il programma Cities Changing Diabetes si propone di stimolare i decisori politici a considerare prioritario il tema dell’”urban diabetes “, mettendo in luce il fenomeno con dati ed evidenze, provenienti dalle città di tutto il mondo, per identificare le politiche di prevenzione più adatte e migliorare la rete di assistenza>.
La partecipazione di Milano porta a 19 le città che fanno parte di Cities Changing Diabetes: dall’inizio del progetto, hanno aderito Beirut, Buenos Aires, Città del Messico, Copenaghen, Hangzhou, Houston, Jakarta, Johannesburg, Kōriyama, Leicester, Madrid, Mérida, Pechino, Roma, Shanghai, Tianjin, Vancouver, Xiamen.
Paola Trombetta