C’è un’arma terapeutica più ampia per proteggere la popolazione pediatrica dalla malattia pneumococcica. La Commissione Europea ha infatti dato il via libera all’immissione in commercio e all’utilizzo nei più piccoli di un vaccino pneumococcico coniugato 20 valente, prodotto da Pfizer. Stimola l’immunizzazione attiva per la prevenzione della malattia invasiva, della polmonite e dell’otite media acuta, causate da Streptococcus pneumoniae nella fascia di popolazione di età compresa tra 6 settimane e 18 anni e l’immunizzazione attiva per la prevenzione della malattia invasiva e della polmonite causata dallo stesso microrganismo in giovani di età pari o superiore a 18 anni. Dove sta la novità? Il nuovo vaccino ha un “raggio di azione” più ampio, rivolto appunto a 20 sierotipi responsabili della maggior parte delle malattie pneumococciche attualmente in circolazione nell’UE e nel mondo.
Il vaccino, in buona sostanza, è formulato per garantire la copertura contro i 13 sierotipi “classici” (1, 3, 4, 5, 6A, 6B, 7F, 9V, 14, 18C, 19A, 19F e 23F) già presenti nel precedente vaccino, più sette nuovi sierotipi che caratterizzano questa “versione” aggiornata, estesa anche ai ceppi (8, 10A, 11A, 12F, 15B, 22F e 33F). Insieme sono causa di malattia pneumococcica invasiva a livello globale e associati ad alti tassi di mortalità, resistenza agli antibiotici e/o meningite. Attualmente si tratta del solo vaccino, rispetto ad altre soluzioni in commercio, a offrire una copertura sierotipica così ampia. La sua immissione in commercio fa seguito alle evidenze di studi clinici di Fase 3, che hanno complessivamente arruolato più di 4.700 neonati e 800 bambini, confermando i dati sulla sicurezza, tollerabilità e immunogenicità della formulazione. L’autorizzazione in Italia segue il recente parere positivo del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali, ed è valida in tutti i 27 Stati membri dell’UE, più Islanda, Lichtenstein e Norvegia.
Francesca Morelli