Buone notizie per gli amanti del caffè: oltre ad aiutare la digestione, favorendo il rilascio di succhi gastrici, bile e secrezioni pancreatiche, stimola il buon funzionamento dell’intestino. Lo conferma l’ultimo report ISIC, Institute for Scientific Information on Coffee (un’organizzazione senza scopo di lucro istituita nel 1990 per lo studio e la divulgazione di informazioni scientifiche relative a “caffè e salute”), dal titolo ‘Coffee and its effect on digestion’ che riesamina le ultime ricerche sugli effetti del caffè a livello digestivo.
Precisa in proposito Carlo La Vecchia, del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università di Milano, che ha redatto il report ISIC: <Quella degli effetti del caffè sulla digestione è un’area in crescita. I dati evidenziano benefici contro i comuni disturbi digestivi, come la costipazione, oltre a una potenziale riduzione del rischio di alcune malattie croniche del fegato, come la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), dei calcoli biliari e della pancreatite>.
Il report ha anche evidenziato che studi recenti segnalano che l’assunzione di caffè, grazie alle fibre alimentari e ai polifenoli in esso contenuti, contribuisce a una crescita sana della microflora intestinale perché favorisce l’aumento di un batterio intestinale benefico ovvero il Bifidobacterium spp. Naturalmente tutti questi benefici della bevanda più amata dagli italiani (e non solo) si ottengono a patto di un suo consumo moderato, che corrisponde a 3-5 tazze al giorno secondo l’Opinione Scientifica della European Food Safety Authority -EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sulla sicurezza della caffeina.
Antonella Franchini