Dieta mediterranea e postbiotici: è questa la strategia per supportare il microbiota intestinale, dunque potenziare anche la risposta immunitaria, da metter in atto anche in primavera. Il cambio di stagione rappresenta infatti un momento delicato dell’organismo che deve “resettare” le proprie funzioni a nuovi ritmi e nuove abitudini. In queste fasi di passaggio le difese possono abbassarsi ed esporre al rischio di piccoli malesseri stagionali: infezioni gastro-intestinali, ad esempio, respiratorie, o influenzali nell’ultima coda dell’inverno. Per potenziare l’organismo possono essere utili anche i postbiotici, meno noti dei pre e dei probiotici, ma altrettanto efficaci.
Per proteggere i piccoli dagli attacchi di agenti esterni e potenziare le loro difese immunitarie è possibile agire con una “sana strategia”: la dieta mediterranea, varia e bilanciata, privilegiando specialmente alcuni alimenti – cereali, legumi, pesce, olio di oliva e verdure – e i postbiotici, alimenti funzionali che hanno la particolarità di essere batteri inattivati (a differenza dei probiotici, microrganismi vivi, presenti nel microbiota intestinale), prodotti nella maggior parte dei casi dalla fermentazione di latte vaccino da parte di batteri probiotici. I postbiotici rilasciano speciali molecole (metaboliti) capaci di agire positivamente sullo sviluppo e sulle funzioni del sistema immunitario dei più piccoli e sulla modulazione della risposta infiammatoria.
Tra i postbiotici più interessanti, che riguardano una nuova branca della scienza chiamata immunonutrizione, c’è il Lactobacillus paracasei CBA L74, derivante appunto dalla fermentazione del latte vaccino con il probiotico di origine umana. Un progetto che dura ormai da 10 anni, in cui sono coinvolte importanti istituzioni italiane (Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Palermo, Humanitas Research Hospital di Milano, Policlinico di Bari), e sostenuto da Kraft-Heinz che detiene anche il marchio Plasmon e da sempre si occupa di alimentazione dei più piccoli, sembra dimostrare che il Lactobacillus paracasei CBA L74 sia in grado di ridurre, soprattutto nei bambini tra 1 e 4 anni che frequentano l’asilo, del 32% le infezioni dell’alto tratto respiratorio e del 58% le infezioni di gastroenterite acuta. Riduzioni che equivalgono a oltre il 30% in meno di uso di antibiotici e altri medicinali impiegati nel trattamento delle infezioni più comuni.
Francesca Morelli