Alzare le difese immunitarie, evitare di aumentare di peso in tempi di costretta sedentarietà, nutrirsi “in sicurezza”, con cibi buoni e igienicamente protetti. Sono queste le regola di sana alimentazione raccomandate dagli esperti in questi giorni di emergenza sanitaria dove, oltre alla scelta degli “ingredienti” da portare a tavola, giocano un ruolo importante anche la “sterilizzazione” nelle fasi di preparazione dei cibi. «Occorre prestare attenzione alla sicurezza igienica degli alimenti, ovvero all’ambiente di lavoro, di preparazione e alle cotture. In questo periodo – dichiara il professor Giacinto Miggiano, direttore del Centro di Nutrizione Umana dell’Università Cattolica e dell’Unità Operativa Complessa di Nutrizione Clinica del Policlinico Gemelli di Roma – è da preferire il consumo di cibi cotti a una temperatura minima di 70°, affinché ogni eventuale carica virale possa essere eliminata, piuttosto che crudi, più a rischio. Non devono mancare frutta e verdura, opportunamente ben lavate, soprattutto se mangiate crude, che apportano minerali importanti, facendo attenzione alla catena di controllo di carne e pesce».
La carne, in un’alimentazione sana, è consigliata non più di tre volte a settimana; riguardo al pesce, anche quello surgelato va bene, mantenendo caratteristiche nutrizionali paragonabili al fresco, mentre quello conservato, ricco di sale, va consumato una volta a settimana, preferendo lo sgombro in scatola, rispetto al tonno, che contiene gli omega-3. Quali altre fonti proteiche, è bene alternare formaggi, meglio freschi e magri, uova, legumi secchi, cereali integrali. La raccomandazione è di evitare il digiuno o i pasti insufficienti, mettendo a dura prova le difese immunitarie e l’efficienza dell’intero il organismo. Dunque la dieta deve includere alimenti sicuri, ma anche ricchi di minerali e vitamine che nutrono e rafforzano il sistema immunitario. «Lo schema alimentare – aggiunge Miggiano – deve contemplare frutta e verdura, nel rispetto delle cinque porzioni quotidiane, e in alternanza pesce, carne e uova, così da fornire all’organismo una adeguata scorta di minerali quali rame, zinco, selenio e tutto il complesso di vitamine B, B1, B6 e vitamina D e in particolare la C, che potenzia le difese immunitarie, utilizzando anche integratori assunti su prescrizione medica».
Frutta e verdura crude possono essere consumate in forma di frullati, centrifugati e spremute, mentre come spezza fame, sono consigliati snack naturali, tra cui porzioni di frutta secca tipo noci e noccioline ricche di zinco e rame che aiutano a rafforzare il sistema immunitario. Anche qualora ci si senta debilitati, è importante continuare a mangiare e idratarsi, seppur con alimenti leggeri. «Un’indicazione a parte meritano gli anziani, notoriamente più fragili anche di fronte al contagio da Coronavirus, la cui dieta è più liquida per possibili problemi di masticazione. Anche per loro resta valida la raccomandazione di non digiunare, mangiare sempre frutta e verdura, e nel caso sia cruda, va ben lavata e centrifugata, meglio se mescolata al latte in modo includere proteine in una sola soluzione. Spetta anche ai familiari e ai caregiver il compito di monitorare l’anziano fragile affinché non manchino nella sua dieta quotidiana questi elementi. Come ultimo consiglio, è fondamentale bere acqua, soprattutto in caso di innalzamento della temperatura basale; sono consigliati anche gli infusi di malva e camomilla».
Francesca Morelli