CONTRO IL “FIATO CORTO” UN NUOVO INALATORE CON DUE FARMACI

C’è un nuovo rimedio contro l’asma bronchiale cronica. Il primo inalatore di polvere secca, prodotto da Chiesi Farmaceutici, con particelle extrafini che combina l’azione di un corticosteroide (beclometasone) e di un broncodilatatore (formoterolo): la terapia di eccellenza (e unica) contro il “fiato corto”. L’innovativa formulazione consente una maggiore efficacia del principio attivo, grazie a una più profonda penetrazione nelle vie respiratorie, un’azione ancora più rapida, percepibile in qualche minuto, e una più lunga durata (all’incirca 12 ore) contro il senso di oppressione e costrizione al torace, la fame d’aria, il respiro sibilante all’espirazione e la tosse. Innovativo è pure il device (lo strumento di erogazione): più funzionale e facile da usare anche per il paziente anziano con tre semplici mosse – apri, inala, chiudi.

«Il primo gesto di aprire il coperchio – spiega il Professor Stefano Centanni, direttore del Reparto di Pneumologia dell’Ospedale S. Paolo di Milano – consente di caricare nel device la dose di farmaco poi, con un respiro, si attiva il meccanismo di fuoriuscita del principio attivo avvertibile con un click sonoro». Se la somministrazione è stata corretta il paziente percepirà in bocca un sapore dolciastro (dato dal lattosio aggiunto al farmaco) e vedrà scalare di una tacca il contadose incorporato nell’erogatore. Avere per le mani uno strumento facile, sicuro e che permetta di monitorare i dosaggi, garantisce una migliore aderenza alla terapia (spesso interrotta nell’arco di 6 mesi-1 anno). La costanza terapeutica, infatti, è fondamentale: «Un controllo non adeguato dell’asma – commenta il professor Francesco Blasi, Presidente della European Respiratory Society e pneumologo presso l’IRCC Fondazione Ospedale Maggiore Ca’ Granda di Milano – può determinare un peggioramento caratterizzato da deficit respiratorio e riacutizzazioni delle crisi che, nella peggiore delle ipotesi, possono mettere a repentaglio di vita o dover essere trattate d’urgenza. Di contro, quando l’asma resta sotto controllo non si manifestano sintomi diurni e notturni ed è possibile sostenere una vita e un’attività fisica normali». Ottime anche le “certificazioni” scientifiche: il nuovo device ha ottenuto risultati positivi in uno studio di usabilità e preferenza su pazienti dai 18 agli oltre 65 anni, dimostrando una superiorità rispetto ad altri due inalatori in valutazione e maggiormente usati a tutt’oggi. Il farmaco può essere impiegato anche in fascia pediatrica, a partire dai 12 anni.

(Francesca Morelli)