“Il tempo della comunicazione tra medico e paziente è tempo di cura”: eppure un italiano su tre cerca in rete le risposte ai dubbi riguardo la propria salute, trovandosi spesso di fronte a informazioni contraddittorie, imprecise o fuorvianti e ciò può diventare pericoloso soprattutto quando si parla di malattie oncologiche. Per contribuire a ridurre i rischi della disinformazione, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro (4 febbraio), Daiichi Sankyo Italia lancia il sito www.pinkpositive.it (vedi logo Pink Positive in Homepage) che amplia il progetto dell’ebook, arricchendolo con nuovi capitoli, contenuti multimediali e link di fonti affidabili, associazioni e servizi per i pazienti. Ad oggi sono undici i capitoli scaricabili gratuitamente e condivisibili sulle varie piattaforme social, scritti da diversi esperti italiani, oncologi, psico-oncologi, nutrizionisti, ematologi, pediatri e giornalisti specializzati nelle varie discipline coinvolte nella gestione e cura del cancro, dedicato in particolare alle donne. L’alimentazione, la famiglia, la femminilità, la gestione del dolore, la maternità possibile, nonché la qualità della vita e il necessario dialogo medico-paziente: sono solo alcuni dei dubbi e degli ostacoli che si trovano ad affrontare le donne che ogni giorno ricevono una diagnosi di cancro, soprattutto in un periodo complicato come quello della pandemia.
<I dati finora raccolti dimostrano che un’informazione chiara, affidabile e costante è un bisogno non soddisfatto dei pazienti oncologici e di chi se ne prende cura, un’esigenza importante come quella terapeutica, per cui ci è venuto naturale ideare il progetto Pink Positive, e ringraziamo i numerosi specialisti che danno il loro prezioso contributo per realizzarlo e implementarlo>, puntualizza Mauro Vitali, capo della Business Unit Oncology di Daiichi Sankyo Italia. <L’obiettivo è quello di aiutare le pazienti a districarsi nel labirinto informativo del web, dando loro uno strumento utile a capire gli aspetti da non trascurare, a chi rivolgersi e quali sono i servizi attualmente disponibili>.
Un’ informazione chiara e precisa non solo è un diritto inalienabile del malato, ma è anche parte integrante dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente, e deve essere impostata sulla reciprocità del dialogo, affinché chi combatte contro il cancro sperimenti un miglioramento significativo anche della qualità della vita. È questo il tema di uno dei nuovi capitoli che racconta come la sperimentazione e la pratica clinica stiano colmando il gap nella comunicazione medico-paziente attraverso questionari (o altri strumenti di raccolta di informazioni) che aiutano gli oncologi a comprendere meglio le necessità dei pazienti e a valutare gli effetti dei regimi terapeutici.
<Consiglio a tutti i pazienti oncologici di chiedere al proprio medico della possibilità di utilizzare tali questionari che, grazie alle nuove tecnologie come tablet e smartphone, ci danno l’opportunità di raccogliere e valutare le risposte in tempo reale>, commenta il Professor Massimo Di Maio, Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e autore del capitolo, <Il passo successivo potrebbe essere che la cartella clinica elettronica degli ospedali sia collegata e possa visualizzare anche le risposte ai questionari, così come vengono acquisiti i risultati degli esami di laboratorio e degli esami strumentali>.
Paola Trombetta