Covid, un anno dopo: giornata dedicata al personale sanitario

A un anno esatto dall’inizio della pandemia, è stata istituita la Giornata nazionale del personale, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, che ricorre il 20 febbraio, in ricordo del giorno in cui all’Ospedale di Codogno venne individuato il “paziente uno”. Per l’occasione la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha inviato una lettera al Direttore generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, uno dei più coinvolti dalla pandemia e tuttora in prima linea per affrontare la “terza ondata”. La Presidente ha voluto l’istituzione di questa giornata ritenendola “un momento di grande valenza simbolica per consentire al nostro Paese di esprimere il suo grazie ai tanti camici bianchi che, nel corso di questa drammatica pandemia, ci hanno offerto una straordinaria prova di coraggio”.

Una giornata che avrebbe dovuto avere il suo fulcro proprio all’Ospedale di Bergamo, con una mattinata di incontro e di racconto, con protagonisti, oltre alla Senatrice Casellati, gli operatori del Papa Giovanni XXIII. Il perdurare dell’emergenza sanitaria ha costretto a rivedere i piani e a cancellare l’evento. <La Presidente del Senato ha sempre dimostrato vicinanza e affetto a Bergamo già nelle prime fasi dell’emergenze, quelle più drammatiche per il Papa Giovanni – ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Ad aprile mi aveva telefonato portando la gratitudine di tutta l’Italia al nostro personale e aveva destinato alla nostra azienda 25 mila euro a sostegno della lotta contro il Covid, somma tratta dal ricavato di iniziative di solidarietà promosse dalla stessa Presidente.

Lunedì 22 febbraio l’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, insieme a quello di Codogno, ricorderanno l’inizio dell’emergenza, avviata formalmente lo stesso giorno di un anno fa con la prima convocazione dell’Unità di crisi. Un ricordo simbolico, attraverso un adesivo, stampato grazie all’Associazione Aiutiamo Insieme Aps Uniti per Salute e Ambiente, sulle divise degli operatori con la frase “C’eravamo. Ci siamo. Ci saremo”, a ricordare il ruolo fondamentale degli operatori sanitari, sempre presenti quando dall’altra parte ci sono persone malate.

Paola Trombetta

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