Dieci piccole astuzie per un “gustoso” svezzamento

I bimbi crescono e le preoccupazioni per le mamme aumentano, specie se, a sei mesi nella fase dello svezzamento, i piccoli non mostrano curiosità verso un cibo diverso dal latte materno o artificiale e cominciano a non mangiare. Che fare? Si possono mettere in atto piccole astuzie per stimolare l’assunzione di alimenti solidi, nuovi, verso cui i bimbi possono manifestare interesse. Ecco cosa suggerisce la dottoressa Silvia Grassini, ostetrica, che tranquillizza: tutti gli alimenti con le dovute accortezze possono essere consumati a partire dallo svezzamento.

  1. La bontà che si scioglie in bocca, cioè cibi morbidi fino ai 18 mesi, che si sfaldano, schiacciandoli tra pollice e indice. Questa consistenza è sicura e invece cibi più duri, come una mandorla? Occorre tritarla bene e mescolarla allo yogurt: un’ottima idea, buona e sana, per la merenda.
  2. A piccoli pezzettini, ma senza esagerare! Occorre proporre ai bimbi cibi tagliuzzati fini, ma in una misura in cui possano afferrarli facilmente: ad esempio prosciutto cotto senza grasso e a listerelle, non a minuscoli coriandoli.
  3. La forma è importante! Listerelle e non rondelle: tutto ciò che è tondo o cilindrico va tagliato per il lungo. La banana a rondelle, ad esempio, non è sicura. Il consiglio? Dividere tutto in quattro parti!
  4. Prestare attenzione alla consistenza: alimenti scivolosi o collosi come gnocchi, burro d’arachidi e mollica del pane non sono sicuri, perché possono attaccarsi al palato ed essere poco gestibili dai piccoli. Ma attenzione anche alla mozzarella cotta che diventa filante.
  5. Ciao Ciaoagli eccessi di sale e zuccheri raffinati: sono “ingredienti” per i più grandicelli. Dunque usare moderazione!
  6. Mangiare in compagnia. È bene che mamma, papà e piccoli siedano insieme a tavola: scoprire per i bimbi nuovi sapori con chi più amano, rende il momento speciale e divertente.
  7. Acqua, ma non solo. Anche nel corso dello svezzamento è consigliabile mantenere una poppata al seno al giorno, nel caso in cui la mamma abbia ancora un po’ di latte.
  8. Il verde non fa paura! Le verdure sono sempre un bel problema, almeno per alcuni bambini che fanno fatica a mangiarle. Il consiglio è di iniziare a proporle tagliate finemente o passate in modo sicuro. Gli spinaci non piacciono? Non insistere, ma presentarli in altre ricette: è la via giusta da seguire per iniziare a farli conoscere e gustare
  9. Proteine e grassi: un dilemma! Per le prime si può variare tra carne e pesce, entrambi ottimi alleati per la sana crescita del bambino. Per i grassi, sì all’olio, ma solo extravergine (evo)!
  10. Diventare piccoli artisti: Liberare la creatività nella presentazione dei piatti è un ottimo stratagemma. Colorato e divertente è meglio: la pietanza di grandi e piccini appare più bella e buona!

In conclusione? «Ferme restando le norme di sicurezza- raccomanda Grassini – occorre lasciare ai bimbi l’opportunità di sperimentare gli alimenti in forme e consistenze diverse. Favorire l’esplorazione del cibo e l’autonomia. Il prezzo da pagare? Manine e cucine sporche, sporchissime, ma bimbi stimolati e felici».

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Francesca Morelli

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