È stato inaugurato all’IRCCS Santa Maria Nascente – Fondazione Don Gnocchi di Milano un “locale tecnologicamente assistito” per la diagnosi precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD). Reso possibile grazie all’Associazione Paolo Zorzi per le Neuroscienze Onlus, da anni impegnata in attività collaborative con l’Unità di Neuropsichiatria della Fondazione stessa, il locale è dotato di telecamere, sensori di movimento, microfoni per osservare, valutare bambini con ASD senza interferire nell’attività ludica o con il lavoro clinico-riabilitativo. Inoltre uno specchio unidirezionale consentirà di lavorare con i genitori per aiutarli a comprendere i momenti della seduta e i comportamenti del figlio o figlia. Le informazioni ottenibili dalle nuove tecnologie saranno utili in ambito clinico-diagnostico per meglio comprendere le caratteristiche della malattia dei piccoli e dunque, in ambito terapeutico, per impostare trattamenti riabilitativi mirati, ma anche per nuovi studi di ricerca. Un progetto prezioso, infatti, l’ADS è in crescita: solo in Lombardia, secondo gli ultimi dati, si registrano 134 nuovi casi al mese, 1.600 all’anno, mentre dati ministeriali attestano che un bambino su 77, di età tra 7-9 anni, in prevalenza maschi con un rapporto 4,4 volte superiore rispetto alle femmine, riceve una diagnosi di ASD. Non si conoscono ancora del tutto le cause e il “laboratorio” potrebbe dare un importante impulso a nuove conoscenze.
«La stanza tecnologicamente assistita – dichiara la Dottoressa Anna Cavallini, Direttore del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile – rappresenta uno spazio bello, luminoso, colorato, pensato per l’uso dei materiali al gioco del bambino. Il locale, che nasce con una finalità prettamente di ricerca, verrà utilizzato anche in ambito clinico diagnostico e riabilitativo, ottimizzandone al massimo le potenzialità. Inoltre grazie all’Associazione Zorzi potremo anche finanziare una borsa di studio annuale per una ricercatrice di UNIMIB». In Fondazione, inoltre, l’Associazione, in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’ Università di Torino, sostiene altri due progetti: “ERISIBS“(Early Recognition and Intervention in Siblings at High-risk for Neurodevelopmental Disorder), volto alla presa in carico precoce di bimbi di pochi mesi, fratellini o sorelline di bambini con autismo, e “RISCALE“(Interactive Mirroring Games with Social Robot – IOGIOCO- and Robotic System Adapted Into a Clinical Scale), finalizzato a promuovere l’acquisizione di gesti a scopo comunicativo nei bambini autistici sotto i 6 anni, coinvolgendo nella seduta riabilitativa NAO, un robottino umanoide. Una attenzione speciale è riservata, dunque, ai progetti dedicati all’infanzia in vari ambiti: diagnosi e trattamento dei disordini del movimento con neurochirurgia funzionale; epilessia farmaco resistente candidabile a trattamenti neurochirurgici precoci; trattamenti riabilitativi tecnologicamente assistiti di deficit motori e cognitivi. Tutte patologie a forte impatto sociale che la Fondazione sostiene con raccolte fondi e finanziamento degli enti e delle fondazioni. Inoltre, sempre attraverso enti riconosciuti, contribuisce a ricerche di altre discipline. Nel reparto di Neuropsichiatria Infantile sono in carico riabilitativo ambulatoriale più di un centinaio di bambini con diagnosi di ASD ed è attiva una équipe multidisciplinare – formata da medici neuropsichiatri, psicologi, psicomotricisti, logopedisti, fisioterapisti, educatori – dedicata alla diagnosi precoce e alla presa in carico tempestiva del bambino piccolo con ASD.
Francesca Morelli