PARKINSON: LINEA DIRETTA CON IL NEUROLOGO

Solo a Milano sono più di 3.000 le persone malate di Parkinson, e in Lombardia sono 22.500, per lo più maschi (1,5 volte in più delle donne), con età d’esordio compresa fra i 59 e i 62 anni. Per promuovere la conoscenza di questa malattia e delle più recenti terapie oggi disponibili l’Istituto Neurologico “Carlo Besta” attiva sabato 30 novembre una linea diretta gratuita tra neurologo e pazienti: dalle 9 alle 14 i malati e i loro familiari chiamando il numero 338.1415350 potranno parlare, al solo costo della telefonata, con gli specialisti dell’Unità disturbi del movimento dell’Istituto, diretta dal professor Alberto Albanese, per sottoporre loro le proprie domande e chiarire eventuali dubbi sulla patologia, i suoi sintomi e le terapie più avanzate. Questa patologia, purtroppo, è gravemente invalidante per chi ne è colpito: porta, infatti, tremore, lentezza dei movimenti (bradicinesia), rigidità muscolare, instabilità posturale ma anche dolore (presente nel 46% dei casi), problemi motori generali con perdita della stabilità, fino a frequenti cadute.
L’iniziativa dell’Istituto Neurologico Besta rientra all’interno della “5a Giornata Nazionale del
Parkinson”, promossa dalla Lega Italiana per la lotta contro la Malattia di Parkinson, le sindromi
Extrapiramidali e le demenze (LIMPE-www.limpe.it) e L’Associazione Italiana Disordini del Movimento e malattia di Parkinson (DISMOV-SIN- www.dismovsin.it).
Quattro i consigli per i pazienti, che i neurologi del Centro Parkinson dell’Istituto Neurologico Besta ritengono fondamentali:
la malattia di Parkinson è una patologia estremamente soggettiva e ogni individuo presenta
sintomi diversi;
non appena compaiono i primi sintomi, è opportuno consultare un neurologo, perchè è
dimostrato che il trattamento precoce può contribuire a rallentare la progressione e a
mantenere più a lungo una qualità della vita soddisfacente;
 i farmaci, in particolare la levodopa, sono fondamentali per il trattamento di questa malattia
e quindi non si deve mai trascurare la terapia;
 mai perdere la speranza: oggi sono disponibili innovative terapie sintomatiche che possono
migliorare molto la qualità della vita (pacemaker per la neurostimolazione cerebrale, infusione intraduodenale di levodopa, infusione sottocutanea di apomorfina e nuove terapie biotecnologiche peri pazienti colpiti dalle forme più instabili di Parkinson).  (P.T.)