La Società Internazionale di Ginecologia Oncologica (IGCS) insieme alla Rete di Associazioni Pazienti (IGCAN) ha dichiarato Giugno Mese Mondiale del Tumore dell’Utero con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa neoplasia ginecologica che nel mondo interessa oltre 1.500.000 donne. Il tumore dell’utero (o endometrio) rappresenta la metà di tutti i tumori ginecologici nei Paesi ad alto reddito ed è il 4° tumore più frequente nella popolazione femminile dopo il tumore al seno, al colon e al polmone. In Italia 122.553 donne convivono con questo tumore e ogni anno si registrano 10 mila nuove diagnosi.
Acto Italia, l’Associazione nazionale pazienti impegnata nella lotta contro i tumori ginecologici, è stata invitata a far parte del gruppo di 25 associazioni pazienti che in tutto il mondo sosterranno la campagna mondiale con l’obiettivo di aumentare la conoscenza della malattia, promuovere la ricerca scientifica e l’accesso equo alle cure migliori. Acto Italia sarà quindi la voce italiana della campagna.
Nei Paesi ad alto reddito il tumore dell’endometrio è in aumento a causa dell’allungamento della vita, dei cambiamenti degli stili di vita e di alimentazione, dell’utilizzo di terapie a base di estrogeni. L’incidenza tra i vari gruppi di popolazione femminile cresce di circa il 2% all’anno nelle donne fino a 50 anni e dell’1% nelle donne più anziane. Attualmente non esistono strumenti di diagnosi precoce o test di screening standard per le donne a rischio. Tuttavia nel 69% dei casi il tumore viene diagnosticato in fase iniziale per via di sintomi molto evidenti, quali sanguinamenti anomali o sanguinamenti in menopausa, segnali precoci che richiedono ulteriori approfondimenti.
Nonostante le sue dimensioni e l’incidenza in crescita, il tumore dell’endometrio è tra i tumori ginecologici meno citati sui social media. Secondo una rilevazione effettuata durante la Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici nel settembre 2022 il tumore dell’utero ha raccolto solo 4.700 citazioni contro le 25mila del tumore della cervice e le 42mila del tumore ovarico.
<E’ importante che si cominci a parlare di più di tumore dell’utero e che questa neoplasia diventi una priorità globale. Dobbiamo affrontare il problema dell’aumento dell’incidenza e risolvere le enormi disuguaglianze nell’accesso alle cure e alle terapie>, puntualizza Mary Eiken, direttore generale IGCS.
Aggiunge Nicoletta Cerana, presidente Acto Italia: <Apprezzo molto che IGCS e IGCAN ci abbiano coinvolte in questa nuova campagna di sensibilizzazione e informazione. Partecipando con varie iniziative in tutte le 8 regioni in cui siamo presenti con la nostra rete Acto, potremo offrire a tutte le donne italiane più risorse e più sostegno durante il loro percorso di cura>.
Paola Trombetta