Buoni, salutari e “riposanti”. Si potrebbero riassumere così le qualità dei pistacchi, almeno di quelli americani, in funzione delle proprietà emerse da una recente ricerca statunitense della Louisiana State University, condotta da Jack Losso e Millicent Yeboah-Awudzi, in collaborazione con l’American Pistachio Growers, associazione no-profit che riunisce i coltivatori dei Pistacchi Americani. Pare infatti che i pistacchi americani siano un’ottima fonte di melatonina, contenuta in dosi pari ad almeno 660 nanogrammi per grammo, quantità molto superiori a quelle presenti nella maggior parte di frutta, verdura, cereali, legumi e semi noti per l’apporto di melatonina. Sostanza preziosa per l’organismo, prodotta dalla ghiandola pineale, in quanto efficace regolatore del sonno, tanto da essere assunta, sotto forma di integratori per contrastare insonnia o sonno irregolare, anche quando sono indotti da fusi orari o turni di lavoro alternati. «I pistacchi – spiega Jack Losso – contengono alcuni elementi fenolici che possono ridurre la scomposizione del triptofano in composti tossici e trasformarlo in melatonina. L’aumento del triptofano ha quindi il potenziale per aiutare il sonno difficoltoso, la sua durata e qualità». «Di conseguenza – aggiunge Yeboah-Awudzi – i pistacchi possono essere considerati come un’opzione alimentare naturale per aumentare l’assunzione di melatonina».
Ma non solo, lo studio avrebbe anche un altro valore aggiunto: aver identificato due composti bioattivi – il lunasin e il Bowman-Birk Inhibitor – con azione antinfiammatoria e anti-angiogenica, utili nella gestione del diabete di tipo 2. Questi composti, inoltre, in sinergia con altre sostanze protettive contenute nei pistacchi come luteina, zeaxantina e polifenoli, contribuirebbero al mantenimento di un buono stato di salute. «I pistacchi – conclude Losso – sono uno spuntino molto nutriente che offre un’ampia varietà di vitamine e antiossidanti, vantaggiose per il benessere generale dell’individuo». Buono a sapersi e a gustarsi!
Francesca Morelli