Durante la gravidanza meglio limitare il consumo di patate, ma anche di barbabietole rosse e carote lessate. Ovvero di tutti quegli ortaggi zuccherini, ad alto tasso glicemico, prevenendo (o controllando) così il rischio di insorgenza di diabete gestazionale. Una condizione temporanea, dovuta ai cambiamenti ormonali e metabolici della maternità, che interessa più di una mamma in dolce attesa su 15. Se non adeguatamente trattato e controllato, il diabete pre-gravidico può indurre nella donna la necessità di parto cesareo, favorire l’ipertensione gravidica o la preeclampsia e nel bebè un elevato peso alla nascita o una bassa glicemia (ipoglicemia).
La raccomandazione di un limitato consumo di patate arriva da un ampio studio americano, condotto in collaborazione dal Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School, dalla School of Public Health di Boston e dai National Institutes of Health di Rockville, pubblicato in questi giorni sulle pagine British Medical Journal, che ha riesaminato i dati di oltre 15 mila donne senza precedenti episodi di diabete gestazionale o malattie croniche pre-gravidiche, appartenenti al Nurses’ Health Study. Le abitudini dietetiche delle mamma sono state monitorate per dieci anni (1991-2001) con lo scopo di evidenziare una possibile relazione tra uno specifico cibo e eventuali problematiche associate alla gravidanza ed alla fine è risultato evidente che il consumo di patate nel periodo precedente o durante la gravidanza, può aumentare il rischio di insorgenza di diabete gravidico, tanto più probabile con una frequente o abbondante assunzione del tubero. «È stato sufficiente correggere le abitudini dietetiche, sostituendo le patate con altre verdure o ortaggi – concludono i ricercatori – per avere una riduzione del rischio di diabete gravidico fra il 9 e il 12%». Dunque quali verdure privilegiare in gravidanza? Salvo quelle menzionate, non ci sono altre controindicazioni mentre fra i cereali meglio scegliere gli integrali, da consumarsi sia asciutti sia in brodo. (Francesca Morelli)